Da un Impero all\'altro, la fortuna dell\'Uovo di Fabergé
Il nome del marchio Fabergé è indissolubilmente legato al rapporto che la celebre casa di gioielleria russa ha intrattenuto negli anni con la famiglia imperiale dei Romanov, legame che ha poi portato alla creazione delle famose Uova di Fabergé, opere di fine artigianato col tempo diventate un vero e proprio oggetto di culto e assurte al ruolo di icona sia nel mondo dell’arte che nella cultura popolare.
La fortuna del marchio Fabergé non è però da ricercarsi esclusivamente nelle clientele altolocate o nello sfarzo rappresentato da questi oggetti, ma anche nel lavoro e nella cura per i dettagli impiegati nella creazione di ogni singolo Uovo. Gli artigiani della Fabergé utilizzarono infatti le più avanzate tecniche di oreficeria del periodo nella loro composizione, arrivando perfino a creare nuovi metodi di smaltatura ancora oggi irriproducibili.
La maggior parte di queste uova straordinarie sono andate però perdute durante la Rivoluzione d’Ottobre che nel 1917 ha rovesciato l’impero zarista, e quelle superstiti rimangono tutt’oggi gelosamente custodite nei musei o nelle collezioni di privati facoltosi. Il loro valore, d’altronde, è enorme: basti pensare che il terzo Uovo Fabergé, datato 1887, è stato battuto all’asta di Londra nel 2014 per un valore complessivo di 33 milioni di sterline.
Tra il 1885 e il 1916 sono state prodotte circa cinquanta Uova Fabergé per celebrare la Santa Pasqua, in quella che divenne una tradizione importante per l’allora regnante dinastia degli zar e tragicamente estintasi con loro. Almeno fino ai giorni nostri.
Nel 2018 la rinomata Maison Fabergé e la prestigiosa casa automobilistica Rolls-Royce Motor Cars hanno infatti unito le forze in una partnership straordinaria per produrre un nuovo Uovo Fabergé Imperial Class, categoria riservata esclusivamente alle produzioni più stimate della nota gioielleria russa. Si tratta della seconda volta che un uovo del genere viene realizzato - la prima è stata nel 2015 - ma rimane comunque una collaborazione senza precedenti.
Lo Spirit of Ecstasy Fabergé Egg è stato così presentato alla House of Rolls-Royce a Goodwood (nel West Sussex) dopo due anni di lavorazione, il 23 ottobre 2018, alla presenza di ospiti e clienti del marchio, per poi essere esposto per un breve periodo alla sede della Fabergé nel quartiere di Mayfair a Londra.
Commissionato da un ignoto cliente, lo Spirit of Ecstasy Fabergé Egg re-immagina in chiave contemporanea “la sorpresa e il diletto” delle originali Uova Imperiali, e riflette l’attenzione per i dettagli e la cura che contraddistinguono questi due marchi dell’eccellenza mondiale.
«È un momento unico per la storia delle nostre compagnie» ha commentato il CEO di Fabergé e del Gemsfield Group, Sean Gilberston, a proposito della partnership. «Lo Spirit of Ecstasy Fabergé Egg rappresenta l’incontro di due maestri senza rivali della qualità e del design, mettendo in mostra due simboli globalmente riconosciuti: lo stemma della Rolls-Royce e l’Uovo Fabergé.»
Un incontro tra due mondi, frutto tanto della tradizione quanto delle più avanzate tecniche di oreficeria. Alto 160mm e dal peso di 400g, l’Uovo riposa su una base d’oro bianco 18 carati finemente decorata a mano. Il “guscio” è costituito da braccia in oro rosa - impreziosite da decorazioni in diamante e ametista - che, attraverso un meccanismo interno posto alla base, si schiudono rivelandone il contenuto: una riproduzione in cristallo di rocca smerigliato e scolpita a mano dello “Spirito dell’Estasi”, la musa ufficiale della casa automobilistica. Questo meccanismo, ritenuto il più complesso mai creato per un Uovo Fabergé, unisce la tradizionale arte orafa con le più moderne tecniche di micro ingegneria e di CAD (progettazione assistita dall’elaboratore grafico) per creare un’opera d’arte senza eguali. Una dimostrazione della reputazione di eccellenza che il marchio Fabergé possiede ancora oggi.
Lo Spirit of Ecstasy Fabergé Egg rappresenta così l’eccellenza, la storia e la leggenda che per più di un secolo hanno contraddistinto e unito i marchi Fabergé e Rolls-Royce. Entrambe, superando le vicissitudini del tempo, hanno continuato a produrre oggetti molto ricercati e di alto valore artistico. Non dovrebbe stupire, dunque, che anche lo zar Nicola II, dal quale furono commissionate ben 40 uova, fosse un grande estimatore delle celebri vetture: la sua collezione comprendeva, tra le altre, un’esclusiva Rolls-Royce Silver Ghost di colore viola. Un dettaglio curioso e che ha reso questa collaborazione ancora più straordinaria.
Francesco di Nuzzo