A Olbia nasce l’università del mare
Nascerà sulle sponde del golfo, in una area già riqualificata e che attendeva soltanto di essere rilanciata. L’università del mare comincia così a prendere forma, con l’Area marina di Tavolara che ricoprirà un ruolo da protagonista. Presto a Olbia ci si potrà dunque iscrivere al corso di laurea magistrale in Gestione dell’ambiente e del territorio, che farà capo all’università di Sassari. Nelle scorse settimane è stato quindi firmato il contratto per la ristrutturazione dei locali dell’ex Area Sep, sull’insenatura di Porto Romano, dove alcuni capannoni saranno trasformati in spazi didattici e foresteria per studenti e ricercatori. Una operazione possibile grazie a un finanziamento regionale di 700mila euro ottenuto nel 2016 dall’Amp di Tavolara, che del corso di laurea sarà sostenitrice e tutor.
Al momento della firma del contratto erano presenti il presidente dell’Amp Alessandro Casella, il direttore Augusto Navone, il consiglio di amministratore e il consorzio di gestione dell’Area marina, più l’ingegnere Davide Molinari e l’architetto Antonello Spano.
Non è un caso che quella che è stata già ribattezzata università del mare nascerà proprio a Olbia. Città di mare, con coste e isole che rientrano all’interno dell’area protetta, diventerà sempre più il fulcro di numerose attività di studio e di ricerca incentrare soprattutto sulla salvaguardia del patrimonio ambientale e marino in particolare.
Inoltre il nuovo corso di laurea sarà attivato in una area, in fondo a via dei Lidi, un tempo dedicata al servizio di escavazione porti, poi riqualificata grazie all’impegno della Port authority.
Quella dell’università del mare, comunque, non è l’unica novità che riguarda Olbia dal punto di vista accademico. Nel frattempo si sta infatti lavorando per trasferire i corsi di laurea triennale e specialistica in economia e management del turismo dall’aeroporto Costa Smeralda al centro storico della città. Nel corso Umberto sarà infatti ristrutturato un palazzo che, fino ad alcuni anni fa, ospitava la Standa e l’Oviesse. Qui saranno creati i nuovi spazi didattici, mentre all’Expo Olbia saranno realizzati gli uffici amministrativi e l’aula magna. Proprio in vista del trasferimento dell’università nel centro città, e anche di un futuro ampliamento dell’offerta formativa, è stato fondato un consorzio che avrà il compito di gestire il polo universitario olbiese. Ne fanno parte Comune, università di Sassari, Area marina di Tavolara, Geasar, Sinergest, Cipnes, Aspo e Istituto euromediterraneo.
Dario Budroni