Ad Arzachena un piano triennale per promuovere le tradizioni agroalimentari
È stato firmato in questi giorni un protocollo di intesa della durata di tre anni tra le principali forze istituzionali del territorio di Arzachena. Una sinergia necessaria per proporre iniziative concrete ed efficaci nel rispetto delle tradizioni locali. Il Comune di Arzachena ha scelto di affidarsi all\'esperienza di Slow Food Gallura e l’Istituto professionale alberghiero Costa Smeralda per un programma di divulgazione e promozione delle produzioni agroalimentari e gastronomiche. L’obiettivo è favorire una corretta conoscenza del cibo a partire dagli aspetti legati alla salute. Questo grazie ad attività formative, degustazioni, convegni che si svolgeranno per tutto il 2024.
«Il protocollo d’intesa arricchisce la collaborazione tra associazioni ed enti che si occupano della valorizzazione del cibo, delle aziende e dei prodotti locali - spiega Stefania Fresu, delegata alle Attività produttive -. Per divulgare la conoscenza delle eccellenze del territorio abbiamo messo a punto un programma di corsi tra cui quelli su degustazione di birra, olio, miele, formaggi; panificazione con lievito madre; potatura e innesto; seminari sulle erbe officinali; laboratori di educazione alimentare».
Conoscere i prodotti agroalimentari e gastronomici locali
L’iniziativa è promossa dalla delegata alle Attività Produttive, Stefania Fresu, e dall’assessore al Turismo e Commercio, Claudia Giagoni. Si parte con il primo appuntamento in programma dal 20 febbraio. Un evento che sarà focalizzato sulla degustazione di birre artigianali in un corso imperdibili per gli appassionati che desiderano conoscere prodotti agroalimentari e gastronomici locali.
Per quanto riguarda il primo corso saranno 6 le lezioni sulla degustazione della birra artigianale e abbinamento col cibo. L’appuntamento si terrà nella sede dell’istituto in via Paolo Dettori. Sono 30 i posti disponibili, 15 dei quali saranno riservati agli studenti, che accederanno al corso a costi vantaggiosi.
«Il turismo gastronomico muove numeri importanti. Puntare su prodotti e aziende locali significa investire su un patrimonio unico che caratterizza la nostra destinazione e trasformarlo in un’attrazione. Ma per farlo abbiamo bisogno di addetti formati e motivati capaci di divulgare questa ricchezza - precisa Claudia Giagoni, assessore al Turismo e al Commercio -. Il valore dell’accordo abbraccia più fronti. Offre occasioni di formazione e di esperienza sul campo agli udenti dell’IPSAR, qualifica ulteriormente chi già opera nel settore, sostiene le aziende e l’economia, oltre a valorizzare l’immagine del territorio».
Il costo in questo caso sarà di 30 euro ciascuno anziché 150 euro grazie al contributo di Comune e Ipsar. Per informazioni e iscrizioni chiamare il 3929207141, o scrivere all’indirizzo email slowfoodgallura@gmail.com
«L’intesa siglata innesca un percorso virtuoso a favore dei cittadini e, soprattutto dei giovanissimi, per un approccio al cibo più corretto, sano e sostenibile. Potrebbe essere un esempio anche per altre realtà sarde. Usando le parole del fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, il cibo deve essere buono, pulito e giusto: buono in quanto piacevole secondo le differenti culture, pulito in quanto rispettoso della terra e di tutto ciò che ci circonda, giusto in quanto socialmente equo e partecipe di un progetto di ridistribuzione della ricchezza», conclude Mauro Monaco, presidente di Slow Food Gallura
Riccardo Lo Re