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Addio a Saverio De Michele, il sindaco che disse sì al turismo
2 Aprile 2021

Addio a Saverio De Michele, il sindaco che disse sì al turismo


Ci sono sindaci in grado di fare la storia. E uno di questi è stato sicuramente Saverio De Michele, per due volte primo cittadino di Olbia. Scomparso lo scorso 29 marzo all’età di 97 anni, Saverio De Michele fu il sindaco che ebbe il coraggio di dire no alla costruzione di un impianto petrolchimico nel golfo olbiese. Il futuro, secondo lui, doveva essere un altro: il turismo. Aveva visto giusto. Subito dopo il principe Karim Aga Khan avrebbe infatti fondato il Consorzio Costa Smeralda. E De Michele, che aveva capito che lo sviluppo economico della Gallura non poteva prescindere dalle sue bellezze naturali, divenne così uno dei principali fautori della nascita di una destinazione turistica subito divenuta celebre in tutto il mondo: la Costa Smeralda.



Il no al petrolchimico


Saverio De Michele nacque a Taranto nel novembre del 1923. La sua famiglia, di origine tarantina, si era comunque trasferita già da un anno a Terranova Pausania, il vecchio nome di Olbia, dove aveva deciso di dedicarsi alla mitilicoltura. De Michele, laureato in giurisprudenza, democristiano, fu sindaco di Olbia dal 1956 al 1958 e dal 1960 al 1964, la seconda volta a capo di una lista civica. Ed era il 1961 quando l’Eni manifestò l’intenzione di costruire in città, sul mare, un impianto petrolchimico. Ma Saverio De Michele, nonostante le forti pressioni, insieme al consiglio comunale dell’epoca si oppose con coraggio al progetto di una raffineria. «Ne discutemmo in consiglio comunale. C’era un vantaggio economico, perché era prevista l\'assunzione di cento persone – aveva raccontato, nel 2016, in una intervista alla Nuova Sardegna -. Ma c’era anche il problema dell\'inquinamento. Se avessimo detto sì, avremmo creato grossi danni all\'ambiente e chiuso le porte al turismo. Quindi rispondemmo con un bel no».



Uomo onesto, colto e lungimirante, Saverio De Michele aveva capito prima di tanti altri che lo sviluppo della Gallura, che ai tempi era una delle zone più povere della Sardegna, doveva seguire una strada ben precisa: quella del turismo. «Con un impianto di quel tipo, tutto il territorio, dalla Maddalena a Budoni, sarebbe stato inquinato» aveva ancora detto nel 2016 alla Nuova Sardegna.



L’arrivo dell’Aga Khan


Nel marzo del 1962 il principe Karim Aga Khan fondò il Consorzio Costa Smeralda, avviando quindi il progetto della sua nuova creatura. Il giovane principe, che nel 1964 a Olbia avrebbe anche fondato la compagnia aerea Alisarda e riaperto il vecchio aeroporto di Venafiorita, in città fu accolto proprio dal sindaco De Michele. Le foto dell’epoca, in bianco e nero, ritraggono due uomini felici, sereni e soddisfatti, entrambi consapevoli di aver gettato le basi del futuro.



Dario Budroni



Foto dal libro Da Terranova a Olbia di Marco Navone a Marisa Porcu Gaias


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