Admiral, il primo yacht firmato Armani
Admiral, il primo yacht firmato Armani
Il gigante della moda ha presentato il progetto del suo nuovo yacht da 72 metri realizzato in partnership con The Italian Sea Group.
Lo stilista Giorgio Armani ha annunciato Admiral, un megayacht di 72 metri progettato in collaborazione con il cantiere navale The Italian Sea Group, tra le firme più importanti della nautica made in Italy. L\'imbarcazione, in sviluppo dal 2020, è stata presentata con un evento esclusivo tenutosi l’11 febbraio presso l’Headquarters di Marina di Carrara e si prefigge di essere la fusione perfetta di lusso e innovazione sotto il segno dello stile e dell\'eccellenza che da sempre contraddistingue i due brand - sia nel design degli interni che per quello degli ambienti esterni.
«Il mare e il design sono due mie grandi passioni. Con questa nuova collaborazione ho esteso al mondo della nautica la mia idea di arredo, nella quale, come nella moda, estetica e funzione vanno in accordo unendosi in uno stile naturale ed elegante.» ha dichiarato lo stilista e presidente del Gruppo Armani «Un progetto molto stimolante che mi ha consentito di creare con Armani/Casa ambienti personalizzati, come abiti su misura, con la stessa cura artigianale nella scelta dei materiali e delle lavorazioni»
Primo di due yacht firmati interamente dallo stilista italiano, Admiral si caratterizza per il suo stile minimalista e raffinato, un marchio distintivo della filosofia creativa del designer. Gli esterni combinano rigore ed eleganza attraverso l\'unione di elementi geometrici e forme morbide, un contrasto che crea dinamismo ed equilibrio in tutto l\'ambiente. La luce e il panorama circostante sono sempre presenti grazie alle ampie vetrate regolabili. Anche gli arredi interni di Armani/Casa esaltano lo stesso stile, adottando un lusso discreto ed elegante dalle tonalità più soffuse. Questa semplicità apparente dell\'ambiente viene bilanciata dall\'utilizzo di materiali pregiati, lavorazioni artigianali e un mix di colori morbidi o accesi. (Francesco di Nuzzo)