Alla scoperta della natura con il trekking someggiato
Basta guardarli muoversi. Quell’incedere lento e dal movimento ondulatorio per concedersi nel silenzio di una passeggiata in uno splendido bosco qualche ora di relax e di pace. Gli asinelli delle Fate Asinare, Pedro e Oreste, sono degli animali splendidi che Costanza Bonacossa e la figlia Giada Bardanzellu hanno scoperto essere dei formidabili compagni di avventura e di trekking. Attraverso gli antichi sentieri dei carbonai nell’entroterra di Loiri Porto San Paolo, ad Azzanì. In un territorio incontaminato vestito di una rigogliosa vegetazione. Il mirto e il suo profumo, l’elicriso, gli olivastri e il gorgogliare di un fiume che rende ancora più magica l’esperienza. Anche in Sardegna è finalmente arrivato il trekking someggiato, una escursione affiancati dagli asini che trasportano gli zaini, il cibo, l’acqua e tutto il necessario per affrontare il percorso.
«Ho sempre avuto simpatia per gli asini e per tanti anni li ho avuti senza però immaginare quali potenzialità potessero avere questi animali. Gli asini sono docili, intelligenti e si addestrano, non si domano come i cavalli, ma soprattutto imparano subito e hanno piacere nello svolgere le attività con le persone. Ma questo l’ho imparato solo successivamente quando un giorno, navigando in rete, mi sono imbattuta nel lavoro di Cristiana Valzanìa e Roberto Boni che, da 40 anni in Toscana, si occupano di addestramento di asini. Attraverso i loro tutorial su YouTube ho capito che ciò che fino ad allora avevo solo sognato si poteva realizzare anche qui in Sardegna. Così, con mia figlia, abbiamo partecipato a tutti i corsi conseguendo il titolo di tecnico di primo livello e ci siamo messe all’opera. Approfittando dei lockdown abbiamo lavorato con gli animali, costruito tutti gli strumenti necessari come il basto, le testiere e i borsoni e siamo partite all’esplorazione dei sentieri» racconta Costanza Bonacossa.
Da allora è nata l’associazione sportiva Le Fate Asinare e la prima escursione è partita il 7 giugno scorso con una risposta estremamente positiva da parte degli escursionisti. «La cosa più bella di questa attività è quella di vedere interagire le persone e gli animali in totale armonia, l’avvicinamento a questa esperienza e il rapporto che si crea. I più grandi, ma soprattutto i bambini si affezionano molto agli asini, in questo caso i nostri Pedro ed Oreste. E devo dire che non davo per scontata, quando siamo partiti, una risposta così positiva da parte di tutte le persone anche molto diverse tra loro che sono arrivate qui» aggiunge Giada Bardanzellu. Il trekking someggiato delle Fate Asinare è un’esperienza unica nel suo genere, al limite della meditazione, adatta a tutti coloro abbiano voglia di immergersi in quella Sardegna meravigliosamente “nascosta” e ancora poco conosciuta.
Davide Mosca