Alluvione, maratona di solidarietà per aiutare Bitti
Il paese è stato travolto da un fiume impazzito di fango e detriti. E il bilancio è drammatico: tre morti e centinaia di case, attività commerciali e imprese agricole distrutte dalla potenza dell’acqua. L’alluvione, sabato 28 novembre, si è abbattuta con violenza sul paese di Bitti, in Barbagia, uno dei centri più belli della Sardegna. E questo a soli sette anni di distanza dal 18 novembre 2013, giorno in cui il passaggio del ciclone Cleopatra, in tutta la Sardegna, causò la morte di 18 persone, di cui 9 a Olbia e 4 ad Arzachena.
Un aiuto per Bitti
A poche ore dall’alluvione di Bitti, in Sardegna si è subito messa in moto la macchina della solidarietà, come già accaduto in passato. Mentre nel paese si continua a lavorare per liberare le strade e le abitazioni dal fango, nel resto dell’isola sono cominciate raccolte fondi e di beni di prima necessità.
Anche l’amministrazione comunale di Bitti, guidata dal sindaco Giuseppe Ciccolini, ha lanciatola la sua raccolta, che si intitola #TuttiConBitti. Chiunque volesse partecipare potrà effettuare un bonifico con causale “Alluvione 2020” attraverso il codice Iban IT84N0101585250000000011498.
Anche la Diocesi di Nuoro, che ha già messo a disposizione un primo contributo, ha lanciato una sua raccolta fondi. In questo caso, la causale è “Emergenza Bitti” e l’Iban è IT34N0200817302000004299287. Nel frattempo, anche i pastori della Sardegna si stanno muovendo per dare una mano ai loro colleghi bittesi. E questo attraverso l’antico rito della paradura, che consiste nel mettere a disposizione animali, mangime e attrezzature varie per permettere così ai pastori colpiti dalla calamità di ricominciare a lavorare.
Dario Budroni
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