Ambiente, ad Arzachena la raccolta differenziata supera l’80%
La strada porta dritta verso il futuro. Il Comune di Arzachena vuole diventare sempre più green. E a una buona notizia, in questo senso, arriva dal sistema di raccolta dei materiali riciclabili, che ha ormai superato la soglia dell’80% nel corso del 2020. La soglia, per l’esattezza, si è attestata sulla media dell’80,74%, con un picco dell’81,34% registrato nel corso del mese di giugno. Un risultato raggiunto in netto anticipo rispetto al termine del 2022 imposto dalla Regione, nonostante le difficoltà dovute alla gestione della raccolta in un Comune costiero come quello di Arzachena, dove l’aumento della popolazione nei mesi estivi per via dell’industria turistica è decisamente consistenze. In totale la produzione di rifiuti nel 2020 è stata di 11.385 tonnellate.
Le scelte del Comune per l\'ambiente
«L’amministrazione comunale di Arzachena conferma la bontà delle scelte effettuate con il rinnovo dell’appalto del servizio di igiene urbana a luglio 2018 che ha portato al raggiungimento degli obiettivi prefissati con una crescita costante di plastica, carta, alluminio, umido, vetro recuperati: dal 73,4% del 2018 al 79,36% del 2019 fino all’80,74% calcolato in media nel 2020 - commenta il delegato all’Ambiente Michele Occhioni -. I risultati sono anche merito dell’impegno dei cittadini nel seguire il calendario e le regole del conferimento».
La cifra, inoltre, appare tanto più soddisfacente se si considerano le norme a contrasto della diffusione del Covid-19, che hanno imposto il conferimento nel secco non solo dei rifiuti ma anche dei materiali riciclabili provenienti dalle abitazioni dei soggetti positivi al virus e dei loro familiari.
Le nuove politiche comunali
Una delle misure che, nell’ultimo biennio, hanno favorito l’incremento della raccolta differenziata e una conseguente diminuzione del residuo secco conferito in discarica è l’estensione del servizio porta a porta nell’agro e nei borghi, come nelle località di Abbiadori, Farina, Liscia di Vacca, Azzacultedda e Nialiccia e Monti Tundi. E poi l’attivazione dell’ecocentro mobile al porto di Cannigione nel periodo estivo, il rafforzamento del numero dei ritiri di secco, carta e cartone, plastica e alluminio nelle isole ecologiche con frequenza giornaliera anziché bisettimanale durante l’estate e, infine, le campagne di sensibilizzazione sui social media, con pubblicazione delle immagini rilevate dalle telecamere nelle isole ecologiche che ritraggono i comportamenti scorretti degli utenti nel conferimento di rifiuti.
Dario Budroni