Ancora poche aziende hanno a cuore la tutela del mare
Il patrimonio oceanico ha di certo un valore inestimabile. Ma se lo si dovesse proprio quantificare e dargli un valore concreto il numero che ne verrebbe fuori darebbe l’dea della straordinarietà di questa risorsa: 24mila miliardi di dollari. Dalla sua salute dipende la sopravvivenza di migliaia di specie e non ultima quella umana. I problemi legati all’inquinamento, al sovrasfruttamento, al cambiamento climatico da anni stanno impoverendo i nostri mari cambiandone la temperatura con l’estinzione perfino di interi ecosistemi. Per far fronte in modo concreto a queste problematiche lo Yacht Club Costa Smeralda nel 2017, per festeggiare i suoi primi 50 anni, ha avviato un progetto di sostenibilità ambientale che è culminato con la fondazione di One Ocean Foundation: tra gli obiettivi principali fin dall’inizio c’è stato quello di sensibilizzare i leader internazionali e le grandi aziende a fare la loro parte nell’accelerazione alle soluzioni dei problemi degli oceani. E grazie ad un team di ricercatori scientifici sono stati diffusi nel corso degli anni report utili per la cosiddetta alfabetizzazione oceanica. Il 2023 ha segnato l’anno del terzo report firmato da One Ocean Foundation. Un rapporto che mira a evidenziare il ruolo fondamentale dell\'oceano nel sostenere il pianeta e nell\'affrontare le pressanti sfide globali nel contesto dell\'attuale crisi climatica.
«I nostri risultati evidenziano le iniziative che le aziende stanno implementando per prevenire o mitigare i loro impatti sugli ecosistemi marini - hanno spiegato dalla fondazione - e costieri attraverso un negozio di attivazione. Il punteggio di attivazione è calcolato tenendo conto di 4 dimensioni gestionali. Il primo include le Soluzioni Basate Sulla Natura e comprende la gestione sostenibile della pesca, la conservazione e il ripristino degli ecosistemi oceanici e le aree marine protette (AMP).
Il secondo è relativo al Controllo dell’inquinamento dell’oceano, il terzo riguarda l’ingegneria Costiera e Marina e l\'ultimo la Tecnologia Digitale e i Dati per l’oceano. Il 50% delle aziende nel campione affrontano le questioni relative all’oceano soltanto in termini di mitigazione, il 35% le affrontano sia in termini di mitigazione dei rischi che in termini di opportunità, mentre solo il 15% si concentra sulle opportunità di business». Da qui l’importanza dell’Ocean Disclosure Iniziative che è il primo quadro generale dedicato al mondo del business e della finanza per la divulgazione di informazioni sulle sostenibilità dell’oceano.
Davide Mosca