Andrea Petroni, il travel blogger che racconta la Costa Smeralda
Dopo il licenziamento del 2015, decide di dedicarsi esclusivamente al suo blog aperto dal 2009. Adora la Costa Smeralda da dove fa la spola tra i suoi frequenti soggiorni e, con la moglie Valentina Venanzi, il figlio neonato e il cane, un basset hound di nome Gastone, dispensa consigli di viaggi.
E non solo web. La splendida Costa Smeralda quest’estate è stata narrata in diretta da Andrea nelle principali emittenti radiofoniche, da Radio Deejay a Rai Radio Uno. Il panorama incantato della costa è stato scandagliato via etere con la chiarezza e l’efficacia di chi ha fatto del viaggio più che il senso della propria vita un enorme passa parola, un tam-tam dei segreti culturali e paesaggistici, in uno sferzante stile comunicativo in cui c’è posto per ogni posto e in cui, semplicemente, Andrea si sente felice di essere.
Nel blog VoloGratis.org, Andrea e Valentina intendono condividere esperienze di viaggio con altri utenti appassionati, creano così un punto di riferimento per coloro che vogliono viaggiare low cost, a caccia di emozioni e di migliori offerte. Nasce in questo modo un servizio davvero utile e un successo altrettanto grande che dopo poco li infila nella classifica del Corriere della Sera tra i blogger più influenti d’Italia.
Racconta che fin da bambino sognava di volare e, essendo del ‘77 - gli anni erano quelli in cui prendere l’aereo era appannaggio di pochi - quindi ha dovuto attendere la gita scolastica della quinta superiore per il suo primo imbarco: Amsterdam.
Nato a Roma, laurea in economia all’Università degli Studi di Roma Tre, si mantiene agli studi facendo il custode ai Musei Vaticani dove agli studenti è lasciata la possibilità di lavorare a turni flessibili. Due mesi di lavoro full time poi uno di sospensione per preparare l’esame e così via fino al conseguimento della laurea, poca frequenza all’ateneo, molto interesse per i capolavori esposti ma soprattutto per chi arriva da ogni parte del mondo per visitarli.
“Confesso di aver avuto sempre molta curiosità per i viaggiatori da museo. Gente che se ne intende, con le idee chiare, un cluster di persone colte e dalle larghe vedute e soprattutto con un’inesauribile volontà di sapere, credo sia partito tutto da lì, da quello scambio tra arte e luoghi, ricordo che io avevo una gran voglia di conoscere tutti i posti da cui i visitatori provenivano.”
Setacciare il web ogni giorno per rintracciare mete di viaggio sempre nuove e a costi competitivi, indire concorsi tra i frequentatori del blog e insegnare come diventare travel blogger continua a essere un’attività per Andrea e Valentina che, postano ininterrottamente su Facebook, Istagram e video su YouTube. Intanto viaggiano.
Andrea racconta con un libro al suo attivo Professione travel blogger, Dario Flaccovio Editore, che quando gli è stato proposto di scrivere ha subito rifiutato, non ne voleva affatto sapere. “Poi ho dovuto cedere, io che ero bravissimo in matematica e odiavo i temi, finisco per lavorare con le parole, ma anche il libro viaggia da sé - sorride - perché è ormai alla seconda edizione”.
Andrea ha raccontato a Massimiliano Salvo de La Repubblica come, insieme a Valentina, scoprirono nel 2009 l’ora esatta in cui Ryanair metteva in vendita le super offerte: intorno alle 17 veniva appoggiato il banner lateralmente e per l’una di notte venivano liberati biglietti aerei a pochi centesimi. Stare sveglio fino a quell’ora e poi intraprendere la corsa per avvisare parenti e amici, perché non c’era ancora WhatsApp, lo convince ad aprire un blog e senza alcuna pretesa comincia a postare, condividere, lanciare idee come biglietti della lotteria vincenti al primo che passa o meglio a quello più attento. Inizia così quest’avventura, scrivendo sul web le offerte e in otto anni la manciata di lettori si trasforma in un numero che supera i 200mila al mese; oggi siamo quasi a 500mila ma se consideriamo le pagine lette, non i singoli visitatori, si arriva comodamente a un numero che sfonda 700mila.
Ma l’obiettivo ipotizzato è arrivare a un milione, previsione che gli addetti ai lavori considerano realizzabile entro l’anno. Eppure lui sembra poco incline alle proiezioni.
“Lo spiego anche nel mio libro, diventare blogger è alla portata di chiunque a patto di tener conto di variabili che si misurano e che hanno un loro andamento, molto dipende da come digerisce Google i tuoi articoli e in ogni caso si tratta di capire un meccanismo”.
Pragmatico più che realista Andrea Petroni spiega come scrivere in rete, utilizzando tecniche dal nome preciso: SEO, per dialogare con Google e il suo regno. Quindi più l’articolo è dettagliato, con maggiori informazioni, più diventa chiaro e posizionabile nel web; in sintesi risolvendo un sempre crescente numero di problemi al lettore di viaggi, aggiungendo elementi di orientamento e di guida come possono essere il numero di parcheggi o lo spazio per bambini e animali, l’articolo sarà trascinato dai motori di ricerca sempre tra i primi posti, scalando classifiche online proprio come si scala un versante di montagna per arrivare più in alto.
Anna Maria Turra