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Il mio giudicato per una giacca
27 Ottobre 2023

Il mio giudicato per una giacca


«Adelasia di Torres, grande regina di Sardegna, prigioniera della sua rocca, a lei viene dedicata una giacca da uomo.» A dirlo è Antonio Marras, lo stilista e designer che da Alghero ha trasformato lo scenario della moda, fissando tendenze e iniettando contenuti, in un Made in Italy sempre più internazionale.


Adelasia è la creazione #AntonioMarras, il pezzo unico e la giacca austera, di taglio maschile. Un oggetto di culto che è adiacente a un must del desiderio, un capo che viene reinterpretato, rivisitato e rimodellato per creare un #UniquePiece d\'arte.


«Una giacca incrostata di pizzi, di rouge, di gioielli, che diventa così una corazza, un manto di amore, di bellezza e di rigore.» Spiega Antonio Marras, fondatore di punti vendita, tra Milano e Alghero, che sono corner d’attrazione per una moda che negli anni ha espresso sempre più l’accezione di un valore artistico e di cultura.


E su @antoniomarrasofficial, profilo Instagram del seguito stilista, cui fa riferimento lo spazio espositivo di Milano NonostanteMarras, viene ufficializzata l’intenzione che, senza mezzi termini, ha il suono di una dichiarazione d’amore universale: «Solo per te, unico. Progettato e creato appositamente per te. Ce n\'è solo uno al mondo ed è per te.»   


Sul sito del brand Antonio Marras, Giacche & Capispalla, si può individuare il valore economico pari a 3 mila e 700 euro per il capospalla che prende il nome della figura che, per prima, è stata emanazione di una legge; Adelasia è la prima donna in assoluto in Europa ad ottenere il titolo di regina, esercitando il suo potere su ben 52 castelli in Sardegna; per un certo tipo di storiografia è una personalità in balia degli eventi e, se per alcuni è semplicemente Adelasia, sovrana di Sardegna vissuta nel castello di Burgos, per tutti è il simbolo di un indiscusso potere dogmatico femminile, esercitato in un’isola a picco sul Medioevo.



Ma guardiamola meglio la giudicessa che a prima vista appare sfortunata, la sposa bambina che per certi versi potrebbe essere classificata come “fragile”: è in realtà una sontuosa figura al comando, capace di smontare i destini e dar corso a un’esistenza che fa del proprio desiderio l’imprescindibile punto di partenza e di arrivo. Tecnicamente lei è personaggio storico che cavalca l’eros e ne fa paradigma di governo. Perché è vero che, spinta dal padre, si unisce in nozze con Ubaldo Visconti, ma è per salvare la sorte un’isola dove il conflitto tra i giudicati e la pressione delle repubbliche marinare stava innescando una spirale pericolosissima. Ubaldo è, come lei, un ragazzino di 12 anni che, figlio di Lamberto re di Gallura, riesce a stabilire una pace apparente tra i regni confinanti e soprattutto tra Genova e Pisa. Per un po’ il nord della Sardegna è salvo. Poi il papa Onorio III esige l’annullamento di questa unione, senza alcun successo per la verità: l’ emissario papale viene bellamente ignorato. Nello stesso modo, in seguito, Adelasia di Torres trasgredisce gli ordini di papa Gregorio IX che, per far fronte alla minaccia dello strapotere dei Visconti, la pretende sposa di Guelfo dei Porcari. Ma sceglierà il figlio di Federico II imperatore di Svevia, si chiama Enzo, ha 20 anni meno di lei e, governando l’isola in un’unione che si rivelerà troppo complicata, i due insieme si godono la scomunica.


Anche Grazia Deledda, straordinaria interprete della letteratura italiana, che ha ispirato Antonio Marras in recenti creazioni, descrive Adelasia come la regina bella e triste in uno stato sovrano dalla singolare conformazione di governo. E se pensiamo che il suo giudicato poteva in concreto stipulare trattati internazionali, capiamo quale tratto di modernità Adelasia fosse riuscita ad annettere in un orizzonte retrogrado. Con lei si è passato per la prima volta nella storia dagli stati “patrimoniali” a quelli “superindividuali”, cioè da quelli di proprietà del sovrano a quelli che spettavano al popolo.


In una giacca dal taglio rigoroso Antonio Marras intercetta Adelasia nella sua postura determinata, austera e a suo modo piena di luce: lo scintillio che si accende tra volere e avere, perché con lei sull’isola non solo il concetto di “proprietà” prende una nuova dimensione. Antonio Marras nella sua creazione tratteggia la personalità controversa, l’attualità dell’interprete femminile straordinaria che, nel 1200, viene designata dall’esterno a ruoli per i quali sceglie di non abdicare alla propria natura.


Anna Maria Turra


Inspiration

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