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Approdo per i maxi yacht a Olbia: il via libera dalla Regione
1 Agosto 2023

Approdo per i maxi yacht a Olbia: il via libera dalla Regione


Un provvedimento atteso da anni a Olbia che nel tempo ha visto la realizzazione di un meraviglioso lungomare e di una riqualificazione urbana che sta facendo di questa città un vero e proprio gioiello. È una svolta epocale per la città e per l’intero territorio, perché con il via libera dell’autorità di sistema della Sardegna alla realizzazione di un approdo per i Maxi yacht cambierà il volto della città. A gestire il tutto sarà la società Quay Royal in virtù della concessione demaniale trentennale sulla aree demaniali marittime appena rilasciata  dall’autorità di sistema. Il provvedimento arriva a chiusura di un iter lungo e complesso che trasformerà il vecchio porto commerciale che, una volta completati i lavori di riqualificazione degli spazi, trasformerà parte del vecchio porto commerciale di Olbia nel cuore pulsante del diporto per il segmento dei mega yacht. Sulla base del progetto presentato dalla società ed in ottemperanza all’Adeguamento Tecnico Funzionale al PRP vigente approvato nel mese di marzo del 2021, infatti, sono previsti 17 nuovi posti barca con ormeggio poppiero per imbarcazioni da 45 a 140 metri di lunghezza. L’ex Magazzino portuale, invece, nel rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, sarà sottoposto ad una profonda ed attenta attività di riqualificazione estetico – funzionale, in adeguamento alle esigenze operative della darsena. Il capannone, che ha una dimensione di circa 800 metri quadri, una volta recuperato potrà ospitare gli uffici di gestione del porto, un locale adibito a servizi e un altro per la ristorazione. «Per quanto attiene Olbia, con il rilascio del titolo concessorio alla Quay Royal – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna -, il centro gallurese si conferma approdo sardo d’eccellenza per il segmento dei mega yacht. Nei prossimi mesi definiremo un ulteriore adeguamento tecnico funzionale che consentirà, anche nei moli Vecchio e Bosazza, la destinazione a nautica da diporto. Un assetto che ribadisce la vocazione del porto storico olbiese a volano per l’economia del territorio che già vanta un polo della cantieristica di eccellenza a livello internazionale». Relativamente allo scalo del Nord Ovest, la proposta sottoposta all’organo di governo dell’Ente è quella di un Adeguamento Tecnico Funzionale al Piano Regolatore Vigente che, nel tratto di bacino portuale tra la radice della diga di sopraflutto ed il pontile (non più utilizzato da un decennio) dei Prodotti secchi Eni, prevede la realizzazione di un ampio piazzale da destinare alle operazioni portuali.


Davide Mosca


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