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ArcheoComuni, una piattaforma per unire la Sardegna
21 Gennaio 2022

ArcheoComuni, una piattaforma per unire la Sardegna


La storia si costruisce insieme, come conferma questa collaborazione che rappresenta un altro grande passo in avanti nella costituzione di un sistema integrato ed efficiente. L’Anci Sardegna ha infatti appena stilato un patto con la nuova Fondazione Mont\'e Prama, nata di recente grazie all’accordo con il Ministero della Cultura, la Regione e il Comune di Cabras. Da questa sinergia ha preso piede ArcheoComuni, un progetto che come ulteriore tassello vuole costituire un modello di coesione tra i vari monumenti archeologici. Il primo passaggio sarà lo sviluppo e l’aggiornamento delle carte archeologiche degli enti locali, fino ad arrivare alla loro integrazione per ambiti territoriali.


«Si tratta - afferma il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana - di un accordo quadro che rappresenta una novità nel panorama italiano ci poniamo l\'obiettivo di definire la catalogazione di tutti i beni archeologici e culturali presenti nei Comuni della Sardegna, individuando l\'elenco delle figure professionali, tra archeologi e guide turistiche, riconosciute a operare sui territori».



I dettagli


ArcheoComuni si offre come network dove i diversi attori possono interagire trasmettendo tutte le conoscenze sul territorio. Uno dei suoi scopi sta infatti nella realizzazione di percorsi integrati di cammini e sentieri che si sono concretizzati nel corso del tempo, custoditi e usufruibili servendosi delle guide e delle carte turistiche sempre aggiornate. Usando le parole di Anthony Muroni, presidente della nuova associazione dedicata ai Giganti di Mont\'e Prama, si tratta di «promuovere attività continuative di confronto, tese a garantire in modo stabile il raccordo e le comunicazioni fra i diversi territori sardi, in materia di beni culturali e patrimonio archeologico è uno degli obiettivi della Fondazione». Da qui la scelta di appoggiarsi alle competenze di Anci Sardegna, con il quale condivide «un percorso che è finalizzato a diffondere le buone pratiche e promuovere all\'interno della gestione dei servizi progetti di innovazione sociale e culturale, di promozione di percorsi formativi in favore del personale dei Comuni, delle Fondazioni o delle cooperative che a vario titolo si occupano della gestione dei musei e dei siti archeologici».



Un ecosistema unico


La cooperazione con Anci Sardegna è qualcosa di centrale per Fondazione Mont\'e Prama, creata per ricondurci verso «una corretta narrazione della storia che sinora è mancata», come afferma il sindaco di Cabras Andrea Abis. Per questo la condizione - continua il primo cittadino - che stava alla base di questo programma era «la riunificazione del complesso delle sculture a Cabras, un aspetto fondamentale che significa rispetto del progetto scientifico, riconoscimento della dignità dell\'autonomia locale e valorizzazione del connubio fra beni culturali e luoghi d’origine». Le statue di Mont\'e Prama, le rovine della città di Tharros, la Torre di San Giovanni di Sini e l\'ipogeo di San Salvatore si sono dunque unite per creare un piano strategico che serva a sostenere il turismo in Sardegna, valorizzandone ogni aspetto culturale. Tutto questo per promuovere eventi e attività didattiche dirette al grande pubblico. «La preziosa collaborazione tra il Ministero della cultura, la Regione Sardegna e il Comune di Cabras ha permesso di cogliere questo importante risultato, - dice il Ministro Dario Franceschini - che offre uno strumento fondamentale per la valorizzazione di una delle maggiori testimonianze di unantica civiltà mediterranea. I Giganti sono una grande opportunità per la Sardegna e per il nostro Paese e sono sicuro che faranno girare la testa al mondo intero».



Riccardo Lo Re


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