Arte e storia, prorogata la mostra “La forma dell’oro”
Visto il successo di pubblico ottenuto in queste settimane, la replica al Museo Sanna è più che doverosa. La Direzione regionale Musei Sardegna ha deciso di prorogare fino al 7 gennaio 2024 la mostra “La forma dell’oro. Storie di gioielli dall’Italia antica”, considerato uno dei più interessanti eventi espositivi presentati in Sardegna nel 2023. Si tratta di un appuntamento di caratura nazionale (parola non scelta a caso) visto che si parla del valore storico, culturale degli ornamenti dalla preistoria all’Alto Medioevo. Perché se c’è una cosa che abbiamo ereditato dagli antenati è proprio questo: non fermarsi in superficie. Un gioiello non è un oggetto per via dei materiali scelti. Che siano rari o legati al nostro vissuto poco cambia perché il gioiello, soprattutto in epoca medievale, assumeva un ruolo anche la posizione di una determinata persona sulla scala sociale. In più il gioiello era spesso usato come merce di scambio. Il che vuol dire cominciare a instaurare rapporti commerciali che hanno portato a un’evoluzione delle civiltà umane dal Medioevo in avanti.
Proprio per queste ragioni a mostra “La forma dell’oro. Storie di gioielli dall’Italia antica” va assolutamente visitata. Turisti e residenti avranno infatti l’occasione di presentarsi alla mostra durante le festività natalizie e di fine d’anno, in modo da immergersi in questo straordinario mondo che è la storia dei nostri antenati.
I ricordi passano infatti dagli oggetti indossati. Preziosi, eleganti, di un certo spessore a seconda di chi ha avuto il piacere di possederli. Ma un conto è raccoglierli, un altro è essere capaci di dare un senso a questi gioielli. L’originalità e la cura utilizzata per esporre i circa quattrocento oggetti esposti hanno catturato la curiosità e l’attenzione del panorama culturale nazionale ed internazionale.
Il progetto nasce dalla collaborazione scientifica tra la DRM Sardegna e le Direzioni Regionali della Campania, Calabria, Molise, Marche, Puglia, Basilicata e il Parco archeologico di Pompei, realizzando così una vera e propria mostra del Sistema Museale Nazionale, che permette di mettere in luce le ricchezze e i tesori dei nostri musei.
I reperti riflettono le produzioni ornamentali nell’Italia peninsulare e in Sardegna, dalla preistoria all’Alto Medioevo, seguendo un percorso tematico che si sviluppa in cinque sezioni.
La mostra non si fermerà a Sassari. La prossima tappa è prevista in Molise, al Museo Archeologico di Santa Maria delle Monache, a Isernia.
Riccardo Lo Re