Arzachena, i cent’anni in un libro
Qualche settimana fa si è tenuta la presentazione di un volume che significa molto per questa città. Un libro che raccoglie cent’anni di storia, e lo fa grazie al lavoro minuzioso di Giovanni Gelsomino. Il testo, Arzachena 1922 -2022. Il nostro secolo, descrive in maniera dettagliata i passaggi che hanno portato all’indipendenza del comune. Un processo lungo, di varie tappe, ma che alla fine ha permesso a questo borgo di ottenere tutti i servizi necessari per la promozione turistica e culturale dell’intero territorio. I fratelli Ruzittu, Salvatore e Michele, sono stati la chiave che ha consentito di aprirsi a un mondo nuovo, cogliendo ogni opportunità con la giusta determinazione e prospettiva. A loro infatti sono state dedicate due delle sedi più importanti di queste istituzioni: il palazzo comunale a Salvatore Ruzzittu; e il Museo Civico Michele Ruzzittu. Da un lato il cuore della politica, e dall’altro la cultura, due anime che in una città convivono sviluppandosi reciprocamente.
L’autonomia non è stata così semplice, come si vede nel libro di Giovanni Gelsomino. Arzachena 1922 -2022. Il nostro secolo affronta con immagini documenti storici i punti salienti che hanno consentito al Comune di raggiungere il suo meritato prestigio. Inizialmente isolata e frastagliata tra stazzi e frazioni, alla fine gli investimenti hanno portato con sé un coinvolgimento effettivo da parte della popolazione, che l’ha dimostrato persino in occasione di questo incontro. Un’aula riempita di persone di ogni generazione che ha partecipato attivamente a uno dei momenti più sentiti del borgo, celebrati in un volume che in modo esaustivo contiene tutto quel che c’è da sapere del suo passato.
L’introduzione è stata a opera della giornalista Stefania Costa, seguita da un vero e proprio racconto multimediale: una proiezione che lega una selezione d’immagini con un video realizzato da Marcello Chiodino, montati insieme dal responsabile dell’ufficio turismo Gabriele Pileri.
Dopodiché è intervenuto il sindaco Roberto Ragnedda, che ha ringraziato le precedenti amministrazioni che a prescindere dal colore politico hanno sempre messo al primo posto la crescita della città. Da qui si è marcata l’importanza della Costa Smeralda, anch’essa al centro dei preparativi per il suo anniversario. Sessant’anni fa le strade dell’ago Khan si incrociavano con quella di Arzachena, e insieme al Consorzio, Smeralda Holding e lo YCC, la promozione turistica della Gallura ha raggiunto un prestigio internazionale nel corso del tempo. Il dibattito è proseguito con l’assessore regionale alla Cultura, Andrea Biancareddu, e il parroco Don Mauro Moretti, moderati sempre da Stefania Costa. Il volume contiene inoltre gli scatti di Marcello Chiodino. Un fotografo che ha saputo raccontare la bellezza di Porto Cervo, ma che oggi, come lui stesso ha dichiarato, ama dichiararsi un cittadino. «Essendo cresciuto qui mi ha fatto molto piacere vedere le mie foto sul volume che racconta la storia del mio paese. Rientrare nelle celebrazioni di questi 100 anni è per me una grande soddisfazione».
Riccardo Lo Re