Arzachena, le nuove risorse dal Parco Geominerario
Sicurezza e sostenibilità. Due concetti che ad Arzachena si rinforzano grazie a delle scelte mirate a preservar l’ambiente. L’annuncio di qualche giorno fa va proprio in questa direzione con il via libera ufficiale dell’Agenzia regionale per il lavoro, che dopo un’attenta valutazione ha approvato il piano realizzato ad hoc dall’ufficio Ambiente del Comune. Si tratterà infatti di attuare diversi interventi che sono parte del progetto interministeriale e interregionale “Parco Geominerario”. Un’istituzione che nasce nel 2001 e che nel tempo si è evoluto proponendo un modello che possa essere d’ispirazione per altre realtà europee. Di fatto questo programma rappresenta un esempio unico nel suo genere quando si tratta di legare insieme le diverse anime dell’isola, così eterogenee da rivelare le sue straordinarie potenzialità.
Il Parco
La scienza, la tecnologia e la cultura sono da questo punto di vista dei valori che hanno avuto un appoggio sostanziale in Sardegna vista la sua lunga storia che comincia sin dalla civiltà nuragica. L’uomo è andato avanti grazie alla natura, che in questo caso chiede un enorme sforzo organizzativo per cercare di tutelare ogni suo aspetto più importante. Il Parco Geominerario è nato proprio con questo intento, ed è da anni al centro di progetti di rilievo per conservare tutto il patrimonio tecnico-scientifico, storico-culturale e ambientale che ruota attorno alla Sardegna, insieme al sostegno dei lavoratori. I numeri infatti parlano chiaro.
Sono 377 coloro che ogni anno si occupano di proteggere le zone in evidenza presenti in regione. Ma il fatto ancor più interessante sta nella sua distribuzione attorno all’isola a seconda dell’estensione del parco: 42% a Carbonia Iglesias; il 24% a Cagliari; il 15% a Sassari; il 10% e il 6% rispettivamente nelle zone di Nuoro e del Medio Campidano; e via via fino a Oristano, con il 2%, e Olbia - Tempio con il restante 1%.
I dettagli su Arzachena
Quest’ultimo dato andrà a intervenire sull’area comunale di Arzachena, che, come spiega Michele Occhioni, assessore all’Ambiente del Comune, riguarderà alcuni luoghi specifici. A quel punto gli addetti si occuperanno di attuare delle attività mirate, dalla potatura, il decespugliamento, lo spietramento, fino alla sistemazione manuale dei sentieri, livellamento del fondo stradale, e il ripristino delle barriere laterale. «Stiamo vagliando - afferma l’assessore - ogni opportunità possibile per dirottare su Arzachena risorse aggiuntive utili a finanziare nuovi progetti in campo ambientale. Quello presentato lo scorso gennaio ha ottenuto immediata approvazione dagli enti preposti. Consentirà interventi volti alla cura e alla valorizzazione del nostro patrimonio naturalistico e storico grazie ai fondi e al personale del Parco Geominerario. Abbiamo individuato le aree di intervento nel centro urbano e negli standard comunali localizzati nei borghi. Tra quelli prescelti per il progetto ci sono la zona rocciosa monumentale a Li Conchi; il sito storico della roccia del Fungo, simbolo del paese; i sentieri verso le spiagge di Mannena, Tanca Manna, Barca Bruciata; il lungomare di Cannigione; gli standard comunali vicino al mare a La Conia».
Riccardo Lo Re