Auto d’epoca, in un garage di Olbia le Fiat di cent’anni fa
Il ruggito è meccanico, di altri tempi, scoppiettante, quasi sporco. La carrozzeria è robusta e pesante, gli interni sono in pelle rossa, i fari sono due occhi tondi che illuminano la strada. E poi c’è un’altra particolarità: la targa. Si legge SS2. Vuol dire che questa fiammante Fiat 509 uscita dalle fabbriche torinesi nel 1927 è la seconda in assoluto a essere stata iscritta nel registro della provincia di Sassari. Ha avuto diversi proprietari. Innanzitutto, Attilio e Silverio Piro, i podestà di una città, Olbia, che fino al 1939 chiamava Terranova Pausania. Invece adesso la Fiat 509 appartiene a Giovanni Tamponi, olbiese, collezionista e abile restauratore di auto d’epoca, grande esperto delle quattro ruote che hanno fatto la storia.
Un gioiello in garage
Giovanni Tamponi, 85 anni, insegnante in pensione ed ex consigliere regionale, ha sempre avuto la passione per le auto di una volta. Pezzi che resistono allo scorrere dei decenni e che rimandano subito a un passato fatto di strade polverose e ruggiti poderosi. Tamponi, nel garage che si trova sotto casa sua, nel cuore di Olbia, conserva innanzitutto la Fiat 509 del 1927.
«Quando l’ho acquistata era ridotta piuttosto male. Per sistemarla e riportarla all’aspetto originario ci ho impiegato vent’anni. È ancora perfettamente funzionante – racconta -. La particolarità è la targa SS2. Ma questo non vuol dire che è la seconda auto della provincia di Sassari. Fino al 1927, infatti, si utilizzava un altro tipo di registro, senza le sigle provinciali. Del nuovo registro, però, questa è la seconda».
La collezione di Tamponi
Sì, nel garage di Tamponi c’è la Fiat 509. Ma lo spettacolo non finisce di certo qui. Perché il collezionista di Olbia ha riportato all’antico splendore altre due bellissime auto. C’è per esempio una Fiat 501 del 1925, che apparteneva a una famiglia di Calangianus. E poi una bellissima Fiat 510 del 1922, proveniente da Cagliari. In un’altra ala del garage-officina ci sono invece due mezzi che attendono di essere ristrutturati: una Fiat Balilla del 1934 e un camioncino di famiglia Fiat 501 del 1925. Socio fondatore dell’associazione Automoto d’epoca Sardegna , Giovanni Tamponi ha rimesso a nuovo le sue auto praticamente da solo, a parte la verniciatura, che è stata realizzata da un professionista. «Contano molto anche i buoni rapporti con gli altri collezionisti. Ci scambiamo pezzi e informazioni» spiega Tamponi. Il collezionista di Olbia, come tutti i veri appassionati, non venderà mai le sue auto. Ma sarebbe disposto a metterle a disposizione della città, magari in un museo dedicato alla storia dei motori.
Dario Budroni