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31 Luglio 2019

Auto storiche... cara passione


Bisogna crearsi un proprio mondo dove è giusto trovino casa oggetti che lo definiscano e sottolineino il suo status e la sua cultura. E indubbiamente alcune macchine rientrano in questa sezione. Soprattutto quelle âgée, con una storia alle spalle, o magri prodotte in pochissimi esemplari. E dal costo non proprio alla portata di tutti. Anche se, come afferma un vecchio adagio, talvolta attribuito a sir Winston Churchill: “La differenza tra un adulto e un bambino è solo nel costo dei loro rispettivi giocattoli”.



Iconica e rarissima la Porsche 917K cioè Kurzheck, coda corta, auto da corsa della casa tedesca costruita in soli 12 esemplari vincitrice per due volte consecutive della 24h di Le Mans, nel 1970 e nel 1971, aveva un motore 12 cilindri da 5 litri, 4.907 cm³ e 580cv, una potenza analoga al motore della rivale Ferrari che in alcuni modelli erano aumentati a 639Cv e permettevano di toccare i 340km/h. Il modello, simile a quello guidato nell\'omonimo film sulla competizione da Steve McQueen, è stato battuto all\'asta per oltre 13 milioni di euro



Se James Bond preferiva guidare una Aston Martin DB una ragione doveva esserci. E non solo per questione di orgoglio patrio, ma anche per stile e raffinatezza. Oltre che di esclusività. Della DB4 Zagato, versione speciale in serie limitata della GT, ad esempio, ne sono state realizzate solo 19 ed è considerato uno dei modelli più importanti e preziosi delle sportive di Newport Pagnell. Le filanti e aggressive linee pensate dalla mitica carrozzeria italiane, aerodinamiche ma dolcemente arrotondate, nascondono un motore monstre, un 6 cilindri da 3,7 litri che sviluppava una potenza di 318Cv per oltre 247 km/h e con un\'accelerazione da 0 a 97km/h in 6,1”. Il prezzo di uno di questi gioiellini? Quasi 14 milioni di euro.



La Hélica microvettura costruita dall\'ingegnere francese Marcel Leyat, non sfigurerebbe assolutamente, anzi sarebbe curioso non trovarla, in un fumetto de The League of Extraordinary Gentlemen o in un romanzo steam punk. Rarissima e il modello Conduite Intérieure del 1922 a cabina chiusa, 10 pezzi prodotti, uno solo sopravvissuto funzionante e con immatricolazione originale, oltrepassa i 18 milioni di euro. Misto tra auto e velivolo la vettura avanzava grazie all’elica anteriore che permette di far avanzare la vettura senza ruote motrici. Il motore, un bicilindrico da 25 CV le faceva toccare i 110 km/h ragguardevole velocità allora come oggi.



Dici Manuel Fangio e subito la memoria va a un\'età mitica di competizioni e alla Mercedes Benz. Come la W196R utilizzata durante le stagioni 1954 4 1955 e vincitrice di 9 delle 12 gare alle quali prese parte e guidata, appunto, dal pilota argentino e da Stirling Moss. Con quella monoposto la Casa della \"stella a tre punte\" tornò alle gare dopo quindici anni di assenza, dato che l\'ultima partecipazione ad una competizione ufficiale risaliva al 1939. La macchina, 2,5l. 8 cilindri in linea, 260Cv e 280 km/h come velocità di punta nel 2013, è stata battuta a un\'asta per 25 milioni di euro.



Esclusive per persone esclusive Ogni personaggio, nei Roaring Twenties del secolo passato si sentiva affermato solo se ne possedeva una. Stiamo parlando delle Bugatti, vere signore su quattro ruote. Lussuose, raffinate e costosissime. Une delle più belle e rare del periodo è la Bugatti Type 41 Royale. Per Ettore Bugatti dove essere l\'auto più lunga, 6,4 metri, più larga, 1,9,m, di cilindrata e potenza maggiori rispetto a qualsiasi altra vettura di caratteristiche similari, 8 cilindri in linea di 12 litri e 300 CV per quasi 200 km/h di velocità, aveva pianificato di costruirne 25 ma ne produsse solo 6, ognuna con una carrozzeria differente, a causa, del fatto che l\'auto, presentata nel 1927, entrò in produzione nel \'29, anno della grande depressione. Una Type 41 Royale è stato recentemente venduto per 28 milioni di euro.



Secondo una leggenda, durante un party a una nobildonna inglese venne chiesto quale auto preferisse per comodità, comfort, classe, esclusività e bellezza. La risposta piccata fu: «Per me non esiste altro che la divina Rolls Royce».


Tipico orgoglio british. Racconti a parte le vetture prodotte dalla casa di Derby, diventata fornitrice della Casa reale Britannica ha sempre realizzato macchine interessanti e costose. Fin dall\'inizio, come il modello 15Hp, motore a 3 cilindri di 3 litri del 1905, velocità massima 60 km/h. L\'unica attualmente esistente, e ancora funzionante, appartenuta per sessant’anni alla stessa famiglia scozzese e poi donata all’Automobil Club di Glasgow, ha un valore di mercato di 32 milioni di euro.



La Ferrari è l\'indiscussa regina delle auto da competizione e il sogno di ogni collezionista. Il modello 350 GTO, prodotto in solo 39 esemplari in due versioni, dal 1962 al 1964 è una tra le auto più preziose al mondo con i suoi 65 milioni di euro ed è considerata dalla rivista Sport Car International, “ una delle migliori vetture sportive degli anni \'60\". Motore 3.0 V12 da 300 CV e 280 km/h. Di una Ferrari 250 GTO s/n 3757GT del 1962 è felice proprietario Nick Mason, batterista dei Pink Floyd e appassionato collezionista di auto.


Fabio Schiavo

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