Bacfarm, nell’isola il primo allevamento al mondo di batteri
Se l’eccellenza degli allevamenti di bovini e ovini in Sardegna è ovunque apprezzata, comincia ad essere nota, a livello nazionale, anche l’attività di una nuova specie di “allevatori sardi” costituita da giovani, studenti, laureati e ricercatori che “allevano” migliaia di batteri in provetta. Eh sì, perché la fattoria di Bacfarm, a Cagliari, alleva proprio batteri da cui estrarre i carotenoidi che hanno un forte potere antiossidante e che possono essere utilizzati nei campi più disparati: da quello cosmetico all’alimentare fino al settore medico per la terapia delle malattie neuro degenerative. Il progetto già vincitore di numerosi premi come la Start Cup Sardegna, prenderà parte anche al Premio Nazionale dell’Innovazione di Catania. Bacfarm nasce grazie all’idea di un team di ricercatori del Contamination Lab dell’Università di Cagliari, i quali hanno potuto sfruttare una avanzatissima ricerca e due brevetti del dipartimento di fisiologia vegetale. Il team è composto da Giulia Guadalupi, Ceo della start up e dottoranda in ambito biomedico, Samuele Antonio Gaviano, studente in biologia, Davide Emilio Lobina, laureato in Agricolture and food economic, Dario Piano, inventore del brevetto e professore universitario, e Domenica Sarci, ricercatrice e Phd. «Sia chiaro: i nostri batteri non sono pericolosi. Si pensi che lo sono solo l’1% e noi estraiamo un batterio da record, la Deinoxantina, che è uno dei carotenoidi più resistenti al mondo capace di schermare perfino i raggi Uv. Questo progetto nasce proprio qui in Sardegna, perché a Cagliari ci sono delle eccellenze e perché è all’avanguardia. Tra i nostri obiettivi ora c’è quello di trovare dei finanziatori e concretizzare l’accordo per diventare spin off dell’Università di Cagliari» spiega deciso Davide Emilio Lobina.
Davide Mosca