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Balossa, elogio della camicia bianca
18 Settembre 2020

Balossa, elogio della camicia bianca


Indiscussa protagonista delle collezioni Balossa, la camicia bianca affronta il ciclone che ha investito il mondo della moda, passando dai consueti defilè e set di moda a futuristici show virtuali, iniziati durante il lockdown e destinati a sostituire le classiche presentazioni almeno per un po’ di tempo.   


 

Il concetto di base delle collezioni di Balossa è semplice e al contempo articolato: la camicia maschile viene tagliata a vivo e modellata sul corpo femminile creando declinazioni insolite di pannelli sovrapposti, ora in sbieco ora doppiati come petali di fiori, talora sfoggiando ampie dimensioni che danno vita a preziosi caban, e producendo lampi cromatici che si svelano o nascondono con i  movimenti. Alle linee sobrie e nette si contrappongono giochi di adorni, nelle sembianze di doppi nodi e fiocchi oversize, le linee essenziali e purissime, che nascondono un’anima quasi monacale, si alternano a forme regali, con asimmetrie e trasparenze, volumi e dettagli che non disdegnano una misurata incursione nei colori più raffinati e classici della stagione. Accenni di rosa glicine, verde oliva, azzurro cielo, blu navy e l’intramontabile beige si affiancano al bianco puro, perfetti per pantaloni slim grigio tortora e neri.


 

Le fibre utilizzate per i tessuti sottolineano l’amore per l’ambiente e l’attenzione alla sostenibilità di Balossa, e fanno parte di una filiera i cui processi produttivi sono tutti certificati, anche le stampe realizzate con coloranti naturali; cotone organico, lana e cachemire la fanno da padroni. E come non ricordare il raffinato ramiè utilizzato nella collezione estiva, un tessuto lucente e leggero come una nuvola ricavato dalla corteccia della Boehmeria, che miscelato al cotone ne aumenta la forza e la capacità di traspirazione.



Dalle camicie di Balossa nascono dunque abitini stretti in vita, abiti vaporosi e svolazzanti come farfalle, camicie/capispalla dalle differenti lunghezze che colgono lo spirito ironico e anticonvenzionale della designer Indra Kaffemanaite. Riviste completamente le strategie di comunicazione, Balossa  ha presentato la collezione invernale anche all’Aspara Fashion Week tenutasi a giugno in Kazakistan, con un progetto che è diventato un’importante piattaforma per la promozione di designer asiatici e che ne riformula il design aziendale, utilizzando la digital technology in tutti gli ambiti.


 

Come tiene a sottolineare Indra Kaffemanaite: “La nostra digital trasformation è partita con l’e-commerce,  strumento utile per promuovere la visibilità del brand  attraverso la creazione di contenuti interattivi che coinvolgono il pubblico;  ci stiamo concentrando sulla campagna vendite, per la quale il digitale è  fondamentale, dal momento che il nostro obiettivo è stato quello di creare un vera showroom virtuale”.


 

Stilista di talento e imprenditrice coraggiosa, Indra è riuscita a spiccare il volo e trovare un nuovo modo per presentare la sua collezione, accendendo i riflettori sul capo più classico del guardaroba maschile e trasformandolo con gioiosità e savoir faire nei più femminile degli outfit, mantenendo quell’equilibrio che oggi più che mai è necessario e al quale, con fiducia, dobbiamo aspirare.



Nathalie Anne Dodd


Inspiration

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