I Black Eyed Peas pronti al grande ritorno in Sardegna

Anche quest’anno, la line up del Red Valley è da paura: alla Olbia Arena, dal 12 al 15 agosto si esibiranno (tra gli altri) Lazza, Guè, Pinguini Tattici Nucleari e Madame, ma anche Articolo 31, Elodie, i due super dj Alok e Paul Kalkbrenner e il “padrone di casa” Salmo. Eppure, quando dici Black Eyed Peas, ti tremano i polsi.

Ebbene sì: a distanza di sei anni dall’ultima volta e dal concerto di agosto del Cala di Volpe la band statunitense ritrova la Sardegna. «Nel 2017 al Cala di Volpe il pubblico ci riservò un\'accoglienza molto calorosa, quindi siamo molto contenti di tornare», dicono apl.de.ap, will.i.am e Taboo, protagonisti della terza data del Red Valley Festival il 14 agosto. Nella formazione base dei tre rapper californiani, senza Fergie, voce femminile di punta della band hip hop dance più famosa al mondo, dall’anno dell’exploit, di Elephunk (2003) e delle hit Shut Up, Where Is The Love?, Hey Mama, Let\'s Get It Started, fino al 2017, ma con J. Rey Soul, con cui hanno collaborato nell’ultimo disco Elevation, quello dei tormentoni Don\'t You Worry, Bailar contigo e Simply the Best, uscito lo scorso novembre, e partecipato come super ospiti all’ultimo Festival di Sanremo. «Metteremo in scena un grande show, un mix di brani preferiti dai nostri fan di lunga data e alcuni successi più recenti», anticipano i Black Eyed Peas sul live di Olbia, in cui non mancheranno estratti da Elevation, caratterizzato da prestigiose collaborazioni.

«Amiamo lavorare con molti artisti diversi, ma avere due ospiti speciali come Shakira e David Guetta in Don\'t You Worry è uno dei momenti di spicco di Elevation», sottolineano i tre artisti americani. «Don’t You Worry con Simply the Best è subito diventato un “tormentone”, ed è stato incredibile assistere a una tale accoglienza», proseguono. «L’intenzione era dare alla gente un\'atmosfera incoraggiante e di ottimismo per far sentire il mondo un posto migliore dopo l\'uscita dalla pandemia del Covid, che anche per noi ha rappresentato un momento impegnativo, perché col lockdown non abbiamo potuto più esibirci. Testi come \"Don\'t you worry \'bout a thing/\'Cause everything\'s gonna be alright\" (Non preoccuparti di nulla perché tutto andrà bene)», aggiungono in conclusione i BEP, «hanno creato un precedente per il resto dell\'album, che è un mix di pop e della vibe hip-hop old-school dei Black Eyed Peas, con in più il sapore latino di alcuni degli artisti più in voga del momento come Daddy Yankee e Nicky Jam».

Ilenia Giagnoni