Bob Dylan e la sua insospettabile passione artistica
Avreste mai detto che Bob Dylan, il vate della canzone autorale americana, ha come passione produrre e decorare cancelli di ferro battuto con materiali di scarto? In realtà, addetti ai lavori, amici e fan lo sapevano da tempo, sebbene la prima pubblica ammissione di questa sua insospettabile passione la si poté leggere tra le pagine di Chronicles, la sua autobiografia pubblicata negli States da Simon & Schuster nel 2004 e tradotta in italiano da Feltrinelli un anno più tardi.
Robert Allen Zimmerman alias Bob Dylan nacque in un piccolo centro del Minnesota chiamato Hibbing nel 1941. Una cittadina mineraria che nei suoi ricordi gli aveva fatto respirare l’aria del ferro sin da piccolo. E fu quasi per gioco che Bob sviluppò una vera passione per riciclare ferro e metallo di scarto da lavorare per realizzare cancelli decorati a mano che nel corso degli anni hanno acquisito una sempre crescente valutazione artistica ed economica, divenendo di fatto una vera e propria attività collaterale e parallela del cantautore folk più popolare al mondo.
Artista a tutto tondo Dylan aveva di fatto in passato, nella sua lunga carriera sfoggiato la sua vena creativa, disegnando per esempio la copertina di Music For The Big Pink del gruppo The Band nel 1968 o curando il concept artistico del suo doppio album Self Portrait uscito nel 1970. Un talento dunque non solo riconducibile al comporre e interpretare le sue canzoni, ma che nel corso degli anni ha trovato sempre nuove forme espressive, dalla pittura alla scultura, dal disegno alla decorazione appunto di splendidi cancelli sontuosi che adesso vanno a ruba sul mercato.
Eppure questo hobby trasformato in business non trovò esposizione pubblica fino al 2013, quando per la prima volta il lavoro di Dylan trovò spazio alla Halcyon Gallery di Londra. Ma da quel momento fu un vero successo istantaneo, al punto che la visibilità londinese gli fruttò un lavoro commissionatogli dalla Bank of London che oggi campeggia all’interno della sede principale dell’istituto bancario.
Nonostante le precauzioni di riservatezza del caso sono trapelate informazioni circa alcuni dei più prestigiosi acquirenti di queste opere extra musicali di Dylan. Si dice Elton John, il tennista Roger Federer, David Beckham per la sua villa losangelina e sempre che lo stesso Paul McCartney ne abbia acquistati più di uno!
Proprio di recente è invece ufficiale e ampiamento comunicato, l’acquisto di un immenso cancello che è stato chiamato PORTAL dallo stesso autore da parte dell’MGM National Harbor Casino dello stato del Maryland.
Naturalmente al di là dell’aspetto puramente economico di questi meravigliosi pezzi d’arte, il lato meramente creativo hanno fruttato a Bob Dylan una nuova e prestigiosa popolarità e visibilità in un contesto ben diverso da quello musicale che gli hanno aperto le porte di esposizioni consacrate come il Drawn Blank di Chemnitz o lo Statens Museum di Copenaghen e la Gagosian Gallery di New York.
Un lato nascosto e decisamente romantico di un Artista a 360° che recentemente era salito alla ribalta per non essersi presentato a ritirare il Nobel che gli era stato assegnato. Il suo laboratorio dove assembla e trasforma il materiale in ferro e metallo di scarto che colleziona nella sua casa di Malibu sono sicuramente il suo habitat perfetto!
Paolo Maiorino