Da Buddusò un tripudio di sapori con il cioccolato alle patate
Una dichiarazione d’amore per la terra e suoi frutti tramandata da nonno Giuseppe Marongiu e una sfida, quella portata avanti da tre fratelli di Buddusò per coltivare e riutilizzare in maniera nuova il risultato di tanta fatica nei campi: le patate o, come vengono chiamate nel dialetto buddusoino, “fumuderra”. Antonio 39 anni, Giuseppe 35enne e Granfranco Pischedda di 32 sono tre fratelli che, seguendo il solco lasciato dal nonno nei campi a circa 700 metri sul livello del mare, immersi tra le sughereti secolari e bagnati dall’acqua pura delle sorgenti granitiche dell’Altopiano di Buddusò, dal 2016 hanno creato un’azienda agricola, la Mp Sardinia, con al centro la produzione di patate, sia quelle a pasta chiara sia il loro punto forte: quelle viola.
Il sapore tende alla nocciola, il colore è un’esplosione di allegria quando la si impianta nei più svariati modi. È partendo dalla versatilità di questo prodotto frutto della coltivazione integrata, che i fratelli Pischeddda hanno avuto l’illuminazione: racchiudere il sapore della loro patata all’interno di uno scrigno di cioccolato di prima qualità.
E così sono scesi più a valle, fino a Ozieri, per inventare insieme ai maestri cioccolatieri dell’azienda Peano una pralina unica dal gusto fondente ripiena di crema di patata, la “ciocoderra”. Questa delizia per il palato, interamente a chilometro zero, è arrivata sulle tavole più prestigiose d’Europa, servita a bordo delle compagnie aeree come omaggio di classe luxury, passando per i banchetti di Porto Cervo. Ogni assaggio regala un tuffo nella terra più aspra di Sardegna e racconta una storia fatta di tradizioni tramandate che si intrecciano e con le nuove generazioni si innovano. Forse il nonno Giuseppe mai avrebbe pensato di vedere un giorno le sue patate finire dentro ad un cioccolatino. Ma questa storia la stanno scrivendo i suoi nipoti.
Antonella Brianda