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Solo per l’amore: 40mila a Cagliari per il Sardegna Pride
26 Giugno 2023

Solo per l’amore: 40mila a Cagliari per il Sardegna Pride


«Nel 1922 la marcia su Roma e, ottant\'anni dopo, le elezioni meno partecipate nella storia della repubblica italiana sono vinte da una coalizione fortemente reazionaria, guidata da un partito di estrema destra, che non ha mai rinnegato l’eredità della tradizione post e neofascista». Inizia così il manifesto unitario del Sardegna Pride, la manifestazione LGBTQIA+ tenutasi a Cagliari il 24 giugno, la 12° nel capoluogo isolano. Trentamila persone per la questura, oltre quarantamila secondo gli organizzatori, hanno sfilato nelle vie della città per manifestare, protestare, celebrare e festeggiare. Un corteo colorato, festoso, unito nel rivendicare diritti civili e umani, a partire dalla libertà di amare chi si ama. Tanti i giovani, le famiglie con carrozzine, i cartelloni e i messaggi politici.


La sfilata dell’orgoglio ha chiuso una ricca tre giorni di eventi: dal giovedì alla domenica il Pride Park, il villaggio aperto al Parco della musica, è stato animato da concerti e dj set, spettacoli e intrattenimento anche per i più piccoli, punti ristoro e mercatini. L’organizzazione è stata attenta a rendere la manifestazione accessibile con zone di defaticamento e scarico sensoriale lungo il percorso, oltre alla presenza di volontari per accompagnare le persone con disabilità.


«Scendiamo in piazza non per reclamare i diritti mancanti ma per difendere diritti già acquisiti», ha detto Carlo Cotza, portavoce dell’associazione Arc, che ha coordinato il Pride sardo. «Oggi abbiamo un governo e uno stato dichiaratamente omofobo, sessista, misogino e reazionario che cerca di togliere i diritti faticosamente acquistati nel corso degli anni», è stato il commento di Tiziana Di Benedetto, attivista storica, fondatrice di vari movimenti e apripista dei Pride, essendo stata tra le 10 donne che hanno promosso e realizzato le prime manifestazioni contro l’omofobia a Cagliari. Tra i politici anche Francesca Ghirra, deputata in quota Alleanza Verdi e Sinistra: «Come tutti gli anni siamo in piazza, quest’anno con ancora più convinzione per contrastare le politiche oscurantiste e omofobe di questo governo che non vuole riconoscere i diritti dei bambini e delle famiglie. Abbiamo sottoscritto la proposta dell’associazione Luca Coscioni sulla gestazione per gli altri solidale, depositato la proposta di legge delle famiglie arcobaleno e della rete Lenford, e continueremo a batterci affinché il Comune di Cagliari ridia il patrocinio al Pride».


I Comuni di Quartu e Assemini sono state le uniche amministrazioni a concedere il patrocinio. Il Sardegna Pride è un evento autofinanziato e organizzato dal Coordinamento regionale che riunisce 7 associazioni: AGedO Cagliari, ARC OdV, Famiglie Arcobaleno in Sardegna, Movimento Omosessuale Sardo, Nuovi Diritti CGIL Cagliari e Sardegna, Sardinian People for the Queer Revolution, UnicaLGBT.





  • La foto di copertina è gentilmente concessa da Dietrich Steinmetz.



Laura Fois


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