Cetacei, straordinari avvistamenti al largo della Gallura
Il mare che bagna le coste galluresi non smette di riservare sorprese. Lo sanno bene i ricercatori di Sea Me Sardinia, la onlus che da anni studia e si batte per la tutela dei cetacei. Alcuni giorni fa gli studiosi si sono infatti imbattuti in due importanti avvistamenti: hanno contato la bellezza di quaranta esemplari di delfino comune, nel Canyon sottomarino di Caprera, e sono anche rimasti incantanti davanti all’avanzare di tre esemplari di zifio, a sud dell’isola di Tavolara. Fatti eccezionali perché, purtroppo, quelli visti e fotografati in mezzo alle onde sono tutti animali a rischio estinzione.
Sea Me Sardinia, i nuovi avvistamenti
Lo scorso 12 agosto, durante una escursione del team Whale watching Sardinia dell’Orso diving di Poltu Quatu, Luca Bittau, presidente di Sea Me Sardinia, ha avvistato ben quaranta delfini comuni, che, nonostante il nome, non sono gli stessi che si possono ammirare con facilità anche davanti alle spiagge, che sono invece i tursìopi. Tutto è successo nel Canyon di Caprera, al largo della costa nord-orientale della Sardegna. «L’Orso diving non avvistava i delfini comuni dal 2018, mentre noi di Sea Me dal 2017 – spiega Bittau -. Il delfino comune, distinguibile per la grande macchia color senape nella parte anteriore di entrambi i lati del corpo, è una specie considerata in pericolo di estinzione nel Mediterraneo. Vive nelle aree marine molto sfruttate dalla pesca e attraversate dal traffico merci e passeggeri. I delfini hanno addirittura portato i cuccioli fin sotto la nostra barca, lasciandosi spingere dalle onde di prua».
Il giorno precedente Luca Bittau, insieme alla ricercatrice Mattia Leone, durante una uscita nella nuova area Sic a sud di Tavolara, ha invece avvistato e fotografato tre zifi: un maschio, una femmina e un cucciolo.
E tutto questo nell’ambito di una attività di ricerca supportata da One ocean foundation, fondata e promossa dallo Yacht Club Costa Smeralda.
«Lo zifio è un cetaceo grande fino a 5 metri e mezzo di cui si sa ancora pochissimo – dice Bittau -. È difficile da studiare perché vive in acque molto profonde e solo in alcune particolari aree marine. È stato il primo avvistamento in quest’area».
Le parole del ministro Sergio Costa
Avvistamenti importanti, dunque, che hanno colpito anche Sergio Costa, il ministro dell’Ambiente, che ai ricercatori sardi ha addirittura dedicato un post su Facebook: «I volontari di Sea Me Sardinia hanno avvistato un gruppo di ben 40 meravigliosi delfini comuni che, a dispetto del nome, ormai sono tutt\'altro che comuni e rischiano l\'estinzione. Inoltre erano accompagnati dai loro piccoli. In questi giorni molti di noi sono in ferie e si stanno godendo il nostro Paese, le nostre bellezze e i nostri mari. Io stesso mi sono preso qualche giorno per stare insieme alla mia famiglia. Purtroppo, però, mi capita ancora di vedere strade, marciapiedi, spiagge con mascherine usa e getta abbandonate per terra. Queste devono essere smaltite correttamente perché, come per esempio le plastiche nei mari, inquinano e possono diventare una grave minaccia per la biodiversità. L’avvistamento di questa numerosa famiglia di delfini deve spingerci sempre di più nelle azioni di tutela della vita nei mari contro inquinamenti, pesca illegale e sfruttamento».
Dario BudroniCredits:
- Ph Luca Bittau