Chanel sfila sui tetti di Parigi
Parigi dall’alto, quei suoi tetti del colore dello zinco e dell’ardesia che si fondono col cielo. Quel cielo “che pesa come un coperchio”, per citare Baudelaire, su tetti bombati, comignoli e lucernari che si declinano in mille sfumature di grigio.
Questa è la scenografia allestita al Grand Palais di Parigi per la collezione Primavera Estate 2020 di Chanel, pensata della neo direttrice creativa Virginie Viard, che succede al compianto e geniale Karl Lagerfeld. Una collezione che più parisienne non potrebbe essere, in linea con l’identità più iconica della Maison, con quell’allure inconfondibile che regala il buonumore, quel senso di leggerezza, raffinatezza e ironia che rende uniche le sue mademoiselles.
Un esercito di modelle sbarazzine e seducenti sfila sui cornicioni di un isolato parigino fedelmente ricostruito, insinuandosi fra tetti e ringhiere, camini e finestre, con quella nonchalance che tutto il mondo invidia e emula. In un avvicendarsi di spiritosi microabiti, tutine e shorts bon ton, i colori cari a Chanel si rincorrono come in un arcobaleno dove dal bianco al nero spuntano romantici rosa, audaci rossi e raffinati azzurri denim. Le gonne scendono e salgono lasciando le gambe libere di volteggiare ora nude ora accarezzate da coprenti collant neri, per sottolineare lo spirito libero, anticonformista e garbatamente sexy di ragazze in fuga dal quotidiano.
L’iconico tweed dei completini coloratissimi in puro stile Coco si alterna a capi in chiffon nero ultra glamour e a gonne confetto in stile bon ton, come quella indossata dalla supertop Kaia Gerber. Un’attenzione particolare viene riservata alla versatilità dei capi prêt-à-porter, che spaziano dai jeans stile Capri alle intramontabili maglie a righe, spesso mescolati con un effetto ton sur ton, fino ai femminili e vitaminici look total red.
Come in ogni dichiarazione d’amore che si rispetti – e l’oggetto di questo amore è proprio Parigi –, ecco una nota romantica e appassionata: il ricorrente fiore rosso fra i capelli e sugli abiti, quasi un pegno d’amore. E poi un tripudio di dettagli e di accessori da sogno che faranno la gioia delle Chanel addicted: polsiere gioiello, cinture a catena, minibag con l’iconico logo, lunghe collane di perle, sandali con strass, ballerine flat con cinturino alla caviglia e sandali T-Bar con cristalli. E se le paillettes luccicano sui capi da sera più preziosi, le gocce di cristallo tempestano shorts e giacche boxy.
Una nota divertente è offerta in chiusura dall’incursione sulla passerella della comica francese Marie Benoliel, nota come Marie S’Infiltre, che si è intrufolata tra le modelle fingendosi una di loro, ma è stata gentilmente bloccata e accompagnata all’uscita da Gigi Hadid.
Sotto i cieli di Parigi può accadere proprio di tutto, passeggiare, scherzare, ballare e … innamorarsi!
Sous le ciel de Paris
marchent des amoureux
leur bonheur se construit
sur un air fait pour eux…
(Sous le ciel de Paris, Edith Piaf)
Nathalie Anne Dodd