Chiara Boni – La Petite Robe Collezione Primavera Estate 2020
La raffinata e seducente Regina di Cuori atterra a New York. Dopo un lungo viaggio si immerge nell’atmosfera caleidoscopica della passerella degli Spring Studios, sprigionando sensualità esotica e una grazia country chic. Pur conservando la sua istintiva e naturale eleganza, La Petite Robe di Chiara Boni per la Primavera Estate 2020 si declina nei look animalier, superbamente interpretati dalla grinta e dal magnetismo della supertop anni ’90 Pat Cleveland e dalla figlia Anna, che della madre ha ereditato il portamento fiero e l’allure da regina del catwalk. E sono loro ad aprire le danze.
Sulla pedana sfilano tre fonti di ispirazione dal temperamento cosmopolita: l’animalier, le stampe africane e malesi, e la sexy cowgirl, che con cromatismi accesi e silhouette sinuose incarnano il desiderio femminile di libertà e spensieratezza.
La prima uscita, quella con l’imprinting Cleveland, ci proietta nelle magiche atmosfere africane, dove abiti animalier trasformano le modelle in leopardi, giraffe e tigri. Tra fantasie maculate e stampe optical il passo felino delle modelle introduce in una giungla urbana popolata di capi graffianti, sensuali e inediti.
Al cuore della sfilata la magia dell’Oriente scorre fluida tra stampe paisley e motivi ikat malesi: le stampe in rosso/bianco e giallo/verde donano vitalità e fascino ai tubini boxy e alle tute aderenti di ispirazione Sixties, conducendo lo spettatore in una foresta messicana dove su abiti a colonna e tute sbocciano applicazioni floreali e bellissime farfalle multicolori: con macro-motivi all over i volumi diventano morbidi e ampi, e le maniche si trasformano in ali.
Scende la notte, le spalle e le maniche degli abiti si arricchiscono di satin plissettato che sui maxi dress si abbina a inserti stretch, in un arcobaleno di rossi, gialli, verdi, corallo e blu; sugli intriganti capi da sera si impone il black&white, complice di notti insonni trascorse fra party e danze al chiaro di luna; intanto incalzano i tagli asimmetrici, che conferiscono un appeal fresco e naturale agli abiti a fazzoletto, lavorati nel nuovo jersey slim ipersoft.
Ma non finisce qui. L’eccentrica e versatile Regina di Cuori incanta il pubblico con dettagli in pieno stile sexy cowgirl. Stivali e cappelli texani, sciarpe e zaini con stampe stagionali, orecchini stravaganti e bustier sexy sorprendono con un gioco di stile in equilibrio tra ispirazione folk e anima metropolitana. Le borse rispecchiano in pieno il mood della collezione: in particolare, la classica bag, ornata da maxi chiusura, prende nuova vita nella versione luxury-country. Issata sui suoi stivali texani, la donna Chiara Boni sceglie come accessorio il foulard per annodarlo intorno alla testa, o per farlo spuntare sotto i cappelli texani.
Dulcis in fundo, l’attenzione di Chiara Boni per le diversità culturali e l’ambiente si conferma con la presenza di una moltitudine di modelle internazionali e per l’impegno nella sostenibilità della moda. Il brand Chiara Boni, infatti, è il primo del settore Moda italiano che ha conquistato la certificazione PEF (Product Environmental Footprint), riuscendo a misurare esattamente il costo della produzione dei suoi capi sull’ambiente e adoperandosi per ridurlo al minimo.
Il front row dell’evento ha accolto personalità come Cara Kennedy Cuomo – attivista della sostenibilità e ambassador del progetto di Chiara Boni La Petite Robe con Eurojersey “Measuring for a Sustainable Future” – e poi Kerry Kennedy, Caroline Vreeland, Janet Montgomery, Kathrine Narducci, Nichole Galicia, Julie Mintz, Bojana Krsmanovic, Nibar Madar, Mollye Rogel e Wendy Williams.
Con questa intraprendente lezione di stile metropolitano Chiara Boni La Petite Robe intensifica la crescita del brand nel mercato americano, e si rivolge a donne di ogni etnia e collocazione geografica all’insegna di una moda versatile, grintosa e altamente femminile.
Nathalie Anne DoddCredits
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