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Ritorno al Sahara
4 Marzo 2020

Ritorno al Sahara


Ritorno al Sahara


Nel 2022, cento anni dopo la sua prima traversata del Sahara, Citroën affronterà una nuova sfida: la traversata elettrica del Sahara!



Quando all\'edizione 2020 del Salone Rètromobile, l\'esposizione che si tiene ogni anno a Parigi e dedicata a tutti gli appassionati di macchine classiche, vintage e retrò, è stata esposta una replica dello Scarabée d’Or realizzata da un gruppo di studenti, nessuno sospettava che la copia dell’autocingolato del Double Chevron realizzato da Citroën nel 1922, segnava il lancio di un progetto audace. Infatti, nel 2022 si festeggeranno i cento anni della prima traversata in auto del Sahara. Effettuata proprio con il Double Chevron. Solo che questa volta la traversata sarà in modalità completamente elettrica.


L\'impresa, denominata Ë.POPÉE, gioco di parole traducibile come epopea, mito, è un progetto che coinvolge l’aspetto umano e quello tecnologico, per promuovere forme di mobilità innovative e sostenibili e si terrà dal 19 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023. Con la stessa destinazione, stessa audacia e stessa ambizione della precedente. Inoltre, come è stato spiegato l\'obiettivo non è una gara di velocità, ma quello di ripetere un’avventura umana a bordo di 3 tipologie di veicoli che unisca passato, presente e futuro, Per questa ragione le tre vetture che parteciperanno saranno due repliche degli autocingolati partecipanti alla prima traversata: lo Scarabée d’Or e il Croissant d’Argent, dei veicoli elettrici di serie per l’assistenza, appartenenti alla gamma Citroën 2022 e una futura concept-car 100% elettrica.


L’obiettivo è di ripetere il percorso storico, per un totale di 3.170 km in 21 giorni (con gli adattamenti necessari al contesto geopolitico di alcune zone da attraversare): 200 km da Touggourt a Ouargala, 770 km da Ouargala a In-Salah via Inifel, 800 km da In-Salah a Silet via Tamanrasset, 500 km da Siletaà Tin Zaouaten, 100 km da Tin Zaouaten a Tin Toudaten, 100 km da Tin Toudaten a Kidal, 350 km da Kidal a Bourem, 100 km da Bourem a Bamba, 250 km da Bamba a Timbuctu.


La prima traversata del Sahara in auto si svolse dal 19 dicembre 1922 al 7 gennaio 1923, con 5 autocingolati Citroën: Scarabée d’Or, Croissant d’Argent, Tortue Volante, Bœuf Apis e Chenille Rampante (questi due ultimi dedicati al trasporto del materiale necessario alla spedizione), i veicoli erano equipaggiati con un meccanismo particolare,  a cingoli morbidi inventato da Adolphe Kégresse. Sotto il doppio comando di Georges-Marie Haardt, capo spedizione, e di Louis Audouin-Dubreuil, il suo secondo, furono percorsi all’andata oltre 3200 km nel deserto. Il ritorno non era stato previsto inizialmente, ma per il grande successo dell’operazione e l’affidabilità dei veicoli, l’equipaggio propose di compiere anche il viaggio di rientro con gli stessi mezzi, replicando l’impresa.



Oltre allo straordinario successo tecnico, dimostrato nel 1922 con gli autocingolati costruiti sulla base di Citroën B2 10 HP modello K1, questa spedizione ha il merito di aver aperto la via alle celebri Crociere Citroën (Nera, Gialla, ecc.) ma anche a vie inesplorate e riprese in seguito dalle mappe militari di tutte le nazioni. L’impresa è stata narrata al cinema e nei libri, dimostrazione di competenza e di spirito di avventura che Citroën incarna da sempre. Senza dimenticare un piccolo aneddoto nella grande storia: l’equipaggio era accompagnato da Flossie, un cane che ha ispirato Milou a Hergé, il cagnolino di Tin Tin. Per preparare la traversata del Sahara, da Touggourt (Algeria) a Timbuctu (Mali), André Citroën creò nel gennaio 1921 uno specifico dipartimento.


Questa prima impresa mondiale è all’origine di tutti i raid automobilistici della storia moderna. Senza dimenticare che questo viaggio di esplorazione si è svolto sempre sotto gli occhi della stampa, con bollettini regolari pubblicati sui giornali quando le trasmissioni per radio e telegrafo arrivavano a Parigi dal deserto. A dimostrazione della competenza industriale, tecnica e commerciale di Citroën, questa epopea fu anche un’avventura umana. Nella prefazione del libro della spedizione pubblicato nel 1923 da PLON, André Citroën, parlando di questi avventurieri disse: «(…) la più grande soddisfazione di questi uomini è poter dire che, grazie a loro, è iniziata un’opera duratura, che continuerà a dare risultati, anche quando loro non ci saranno più. E questo è essenziale per questi uomini: i costruttori muoiono, ma il tempio è stato costruito».


La riproduzione dello Scarabée d’Or, identica all’originale del 1922 è perfettamente funzionante e pronta ad affrontare le sabbie del Sahara, mentre la replica del Croissant d’Argent, sarà avviata quest’anno per essere pronta tra la fine di quest\'anno e l\'inizio del prossimo. La ricostruzione è nata dal lavoro di un team di 160 studenti e liceali della scuola di ingegneria Arts et Métiers e del Lycée professionnel des métiers de l’automobile Château d’Épluches, 50 professori e supervisori che si sono dedicati all\'impresa per un totale di 50.000 ore di lavoro e 1.500 kg di metallo, 11 siti di produzione. Citroën è partner storico di questo progetto pedagogico e di lavoro con molteplici attività: prestito del veicolo originale, sostegno economico, tecnico e logistico, copertura mediatica dell’impresa, ecc. L\'idea è nata 4 anni fa grazie all\'associazione Des Voitures & des Hommes. Il suo presidente Olivier Masi ricorda: «All’inizio della presentazione del progetto la risposta in Citroën è stata: vi aiuteremo perché Citroën è audacia». (Fabio Schiavo)


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