Clara Pili, la manager alla presidenza di Confindustria turismo
Ai vertici di Confindustria nella sezione Turismo Sud Sardegna c’è Clara Pili, la giovane imprenditrice che a meno di quarant\'anni è stata la prima donna sarda leader dei giovani imprenditori. Ora, che ne ha compiuti 42, dirige la sua vita insieme al comparto turistico dell\'Associazione industriali dell\'isola, ha una figlia di 6 anni che definisce ‘piccola’ e uno di nove che invece ‘è già grande’. Certo queste unità di misura potrebbero non essere condivise da tutti e soprattutto dalla sua bambina ma i pareri di una mamma, strattonata tra una riunione associativa e una fiera all’estero, non si discutono. Almeno per ora.
Bella come lo sono le donne felici e molto amate, Clara Pili dichiara di corrispondere quella dose di consenso che riceve quotidianamente a seguito del suo impegno. È una donna manager che ama quello che sta per fare e ci tiene a sottolineare che, in ambito associativo, il suo lavoro spesso necessariamente coincide con una posizione politica. Posizionamenti di campo che lei cerca di non vivere come una gabbia anche perché, tra i tanti incontri avuti con grandi imprenditori, si è accorta che a fare la differenza, a spostare i giochi, resta sempre la forza che il settore produttivo italiano riesce ad esprimere.
È di ritorno da Mosca dalla Mercedes Benz Fashion Week, la grande vetrina delle eccellenze regionali, promossa dalla Regione Sardegna, Clara Pili vi ha partecipato come supervisor della Kama eventi e congressi, l’azienda che è praticamente cresciuta insieme a lei. Con una laurea in lingue e letterature straniere la manager è talmente fiera di aver traghettato la sua azienda fuori dalla crisi del 2010, al punto di considerarsi una vera e propria eroina insieme a tutti quelli che, come lei, non hanno mollato.
«La mia attività in Confindustria è iniziata nel 2012, - racconta Clara Pili - ho partecipato in maniera sempre più attiva, finché nel luglio 2014 sono stata eletta presidente dei giovani imprenditori.»
Specializzata in turismo congressuale, con un\'esperienza lunga sedici anni, Clara Pili vede nell\'isola importanti potenzialità anche nel segmenti meeting di un turismo a tutto campo, una visione globale la sua che non esclude convegni tra medicina e ricerca.
«Il turismo in Sardegna - osserva, commentando i dati del recente rilancio - sta vivendo un momento felice soprattutto per i mesi estivi che hanno registrato un notevole aumento dei voli. Il problema dei trasporti rappresenta sempre uno degli ostacoli maggiori in questo momento per chi viaggia da e per l\'isola.»
Nasce così l’imperativo di creare un osservatorio regionale sul turismo che possa permettere di fare una stima dei dati e una programmazione futura attenta ed efficace. Dal suo modo di vedere le cose “niente accade per caso” e nelle gestioni condivise ritiene fondamentale la collaborazione con le realtà presenti, armonizzando competenze, fornendo metodi e strumenti.
Nella sua isola si sente bene e, lavorando spesso in ambito associativo, riconosce alle donne una capacità di analisi particolarmente affilata anche se a volte incontra una difficoltà di fare squadra che può esporre al rischio di mancare gli obiettivi.
«Ritengo che siano molte le donne strutturate e sicure di sé che credono nel lavoro in team, purtroppo a volte mi vedo circondata da pregiudizi che gettano la nostra professionalità in secondo piano, una sorta di sessismo di cui ancora alcune di noi possono restare vittime.»
È appena uscita dalla riunione all’Assessorato al Turismo del comune di Cagliari con i vari rappresentanti di associazioni di categoria, un incontro in cui si decidono sorti e competenze tramite la Dmo, l’organismo complesso e in bilico tra le diverse fazioni politiche che si occupa di Destinazione Sardegna, assegnando al turismo un ruolo centrale. Clara Pili, nel suo modo pragmatico di accedere al cuore del problema, parla di prodotto ‘Cagliari’ e di strategie marketing in grado di promuoverlo.
«Nella nostra regione - sostiene l’opinion leader - esiste un fronte di giovani molto qualificati che si stanno inserendo nel mondo dell\'imprenditoria dando un notevole contributo alle aziende già esistenti, imprese che stanno modernizzando i loro sistemi e che si stanno internazionalizzando. Nuovi ITC manager creano realtà emancipate e non soltanto nel campo dell’informazione, della comunicazione o della tecnologia ma anche nella ragione stessa per cui vale la pena imprendere. Sono giovani pieni di intenti e di contenuti, sono veramente delle promesse.»
Confida inoltre in un nuovo governo regionale in grado di costruire sinergie per creare crescita. L’imperativo è non fermarsi e le nuove linee guida, ne è certa, saranno in grado di far lievitare il comparto turismo, creando reti che garantiscano una miglior performance nel mercato estero.
Cortese, preparata e propositiva, con una spiccata competenza linguistica, Clara Pili racconta di una Sardegna in evoluzione, di generazioni portatrici di nuove idee che, anche grazie al lavoro che sta conducendo l\'Università degli Studi, sono pronte ad importare nell’isola le esperienze formative vissute all\'estero. Dal timone della sua azienda alla guida dei rappresentanti d’impresa all’interno di Confindustria, dove piccole e grandi imprese dal suo punto di vista hanno dimostrato, resistendo, la loro reale dimensione in cui ‘piccola’ a volte sta per ‘grande’, e su questo certamente ogni bimba sarà d’accordo, Clara Pili porta addosso la misura di stile delle donne che hanno cambiato la storia del nostro Paese.
Anna Maria Turra