Come delle opere d’arte: ecco gli alberghi simbolo della Costa Smeralda
C’era una volta la Costa Smeralda. Iniziava 60 anni fa la favola di uno dei luoghi più suggestivi del mondo. Estesa per 3114 ettari, per il 96% verde, libera e incontaminata. La parte restante ospita una visione architettonica unica nel suo genere, con richiami alla grande storia della terra che la ospita: la Sardegna. Dai nuraghi alle domus de janas, fino agli stazzi.
Venne così fondato il “Comitato di Architettura”, chiamato a creare uno stile distintivo e a farlo rispettare per sempre. Improntato sul modello delle Accademie francesi, nel Comitato hanno portato il loro genio alcuni dei migliori architetti internazionali dell’epoca: Jacques Couëlle, Michele Busiri Vici, Luigi Vietti, Raymond Martin, il sardo Antoni Simon Mossa. In Costa Smeralda si sono sviluppate più scuole di pensiero perfettamente integrate. Quella di Busiri Vici e Simon Mossa, che prediligevano costruzioni di colore bianco, ispirate agli stazzi della Gallura. Modelli poi applicati all’hotel Romazzino. Couëlle e Vietti, invece, preferivano un’architettura che faceva riferimento agli stazzi più antichi, con l’esempio più fulgido dell’hotel Pitrizza, costruito come fosse un nuraghe, con i blocchi squadrati di granito.
L’hotel Cala di Volpe ne è stato, poi, il più fulgido esempio. Affacciato sulla omonima baia, l’Hotel Cala di Volpe racchiude in sé un’eleganza senza tempo, incastonato tra i profumi e gli odori della natura e del mare. È il set ideale per cene di gala ed eventi esclusivi come concerti con artisti di fama internazionale, sfilate di moda e feste private, matrimoni e anniversari. Questo capolavoro di eleganza iniziato negli anni \'60 da Jacques Couëlle, dopo esser stato sottoposto a un\'imponente opera di ristrutturazione, oggi vanta una spettacolare Harrods Suite all\'ultimo piano, nuove Contemporary room & Suite, e un\'esperienza di arrivo rinnovata attraverso una nuova lobby e la reinterpretazione dell’iconico Atrium Bar. L’Hotel Cala di Volpe offre una collezione unica di 121 camere e suite tutte rinnovate, tra cui The Harrods Suite, Heritage e Contemporary Rooms & Suite.
L’Hotel Romazzino, invece, è stato progettato nel 1965 dall’architetto Michele Busiri Vici. Tra il 2011 e il 2013 è stato arricchito di 6 nuove ville con piscina privata. L’Hotel Romazzino offre 100 camere, tutte con vista sui giardini o sul mare e domina una splendida baia color smeraldo con i suoi esterni imbiancati, le linee fluenti e le finestre ad arco. I giardini fioriti conducono verso la vicina spiaggia di sabbia bianca. Un albergo unico al mondo dove vivere il mare in tutti i suoi aspetti.
Affacciato sull’iconica “Piazzetta”, il Cervo Hotel è invece il rifugio ideale per chi desidera soggiornare nel cuore di Porto Cervo. Pietra rosa e architettura pastello per un incantevole hotel progettato nel 1962 dal famoso architetto Luigi Vietti. Il Cervo Hotel è un paradiso di raffinata semplicità che si integra perfettamente con la natura circostante. Dispone di 80 camere e suite. Il design rustico è ispirato dallo stile mediterraneo e alla tradizione sarda.
A rendere magnifici i 60 anni dei quattro gioielli alberghieri della Costa Smeralda, gestiti da Marriott International e di proprietà di Smeralda Holding, c’è l’Hotel Pitrizza. Progettato nel 1963 dall’architetto Luigi Vietti, l’hotel offre 66 camere, ciascuna con una splendida vista mare o giardino. Il design degli interni è ispirato allo stile mediterraneo, con piastrelle di ceramica colorate e mobili disegnati da artigiani locali.
Giandomenico Mele