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Porto Cervo (courtesy Archivio Consorzio Costa Smeralda)

text Antonella Brianda

31 Luglio 2024

Come nasce la Costa Smeralda®

Un mito che ha fatto innamorare intere generazioni

"Arrivai a Porto Cervo con quattro o cinque amici, su una barca di dodici metri. Non c'era niente. Fu la prima volta che vidi la Costa Smeralda durante l'estate. Volevo vedere un piccolo terreno che avevo comprato", raccontò un giovanissimo principe ismaelita Karim Aga Khan in una delle sue prime interviste italiane. E questo racconto che sa di favola ha accompagnato e accompagna tutt’ora questa zona bellissima.

Siamo alla fine degli anni Cinquanta. Dentro ai circoli finanziari di Londra, dei quali faceva parte il principe, un importante finanziere inglese, John Duncan Miller sta parlando di questo angolo di paradiso in terra, nella Gallura selvaggia, sull’isola di Sardegna. I suoi colori, il suo mare e la sua natura avevano rapito il facoltoso uomo d’affari britannico che aveva riportato il suo viaggio in terra sarda con tale enfasi da stregare anche l’Aga Khan, che aveva acquistato qui un terreno senza averlo ancora neanche visto. Da quel racconto e dal primo appezzamento di terra, nacque 61 anni fa quella che è ancora oggi una delle mete più celebri e rinomate del turismo internazionale d’élite.

Spiaggia del Principe

Cinquantacinque chilometri di costa nel nord est della Sardegna, appartenenti al territorio comunale di Arzachena, sono diventati una delle destinazioni turistiche più conosciute al mondo. Il primo atto ufficiale risale al settembre 1961, quando l'Aga Khan e il patron della San Pellegrino, Giuseppe Mentasti con gli altri soci, firmarono una lettera d'intenti, scritta interamente a mano, che fissava le norme di comportamento che si erano dati. La nascita ufficiale, con la firma davanti al notaio Mario Altea al civico 193 di corso Umberto a Olbia, avvenne però il 14 marzo del 1962: sei soci fondatori, oltre all'Aga Khan e allo stesso Miller, Patrick Guinnes, Felix Bigio, Andrè Ardoin e René Podbielski, diedero vita al Consorzio Costa Smeralda.

Senza scopo di lucro, il Consorzio fu costituito con l’obiettivo di controllare e governare lo sviluppo urbanistico, territoriale e architettonico della destinazione e contrastare la speculazione edilizia. Nacque anche un prestigioso Comitato di Architettura, incaricato di redigere i rigorosi piani di sviluppo e di assicurare un costante controllo architettonico dell’area, per garantire la conservazione del patrimonio naturale preesistente e concepire uno stile in grado di coniugare le bellezze naturali con gli elementi della tradizione costruttiva locale. Fu proprio il principe Aga Khan a chiamare all’interno del Comitato alcuni dei migliori architetti dell’epoca: Luigi Vietti, Jacques Couëlle, Michele Busiri Vici e Antonio Simon Mossa. Quattro maestri dell’architettura che ebbero il merito di concepire uno stile profondamente caratteristico e inserito in un paesaggio unico e selvaggio. Se fino a quel momento i terreni su cui sorge la Costa Smeralda® erano considerati non idonei al pascolo e vicini al mare e venivano concessi in eredità dalla famiglia alle figlie femmine perché improduttivi, adesso iniziano ad assumere un valore sempre più elevato.

Piazzetta di Porto Cervo

Sorgono qui i primi hotel di lusso, primo tra tutte lhotel Cala di Volpe, considerato uno degli alberghi più belli al mondo, frutto dell’estro e della matita di Jacques Couëlle; partono i lavori per la costruzione delle strade e infrastrutture, quelli per le banchine del porto, la costruzione di un cantiere per il rimessaggio delle imbarcazioni, il centro medico, il campo da golf e la famosa Chiesa di Stella Maris. In un’insenatura riparata dai venti si è scelto poi di costruire quello che divenne nel tempo il nucleo storico di Porto Cervo, il cuore pulsante della Costa Smeralda, immaginato e progettato dall'architetto Luigi Vietti e inaugurato nel 1964.

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