Condividere e donare cultura: più ricca la collezione di Spazio Ilisso
Spazio Ilisso amplia la sua offerta espositiva con nuove opere che vanno ad arricchire la collezione del Museo della scultura del Novecento sardo. Nel centro espositivo e di produzione e promozione artistica e culturale di Nuoro, inaugurato nel dicembre del 2019 per iniziativa della casa editrice Ilisso, regina è la volontà di condividere l’esperienza di 35 anni di ricerca, produzione editoriale e mostre d’arte.
Le nuove acquisizioni, oggi poste a fruizione pubblica, sono offerte da collezionisti privati che aderiscono ai valori di Ilisso per condividere opere d’ingegno di questi grandi maestri dell’arte sarda: Melkiorre Melis, Maria Lai, Costantino Nivola ed Eugenio Tavolara.
Le opere vanno ad accrescere il percorso espositivo congiungendosi alle oltre 100 che nell’area delineano la storia della scultura in Sardegna attraverso i protagonisti dell’arte sarda del XX secolo.
Le novità in mostra sono state presentate ufficialmente con una visita guidata curata dall’architetto Antonello Cuccu. E’ lui il responsabile del settore mostre Ilisso e autore, tra gli altri, anche dell’allestimento della mostra Tonino Casula. Ostinato continuo visitabile fino al 7 gennaio 2024.
Tra le nuove acquisizioni, nell’ordine del percorso della permanente, si potranno ammirare:
-il Modello per il poeta Sebastiano Satta di Costantino Nivola (1966), in terracotta, realizzato per la progettazione della piazza-monumento dedicata a Sebastiano Satta, che con estrema sensibilità l’artista di Orani immagina nei diversi ruoli e momenti della sua vita, in un gioco di citazioni dei grandi della scultura.
-Il Presepe di Maria Lai (fine anni Novanta) terracotta smaltata al terzo fuoco e legno dipinto, uno dei temi più ricorrenti dell’artista che in tutta la sua vita realizzerà un vasto numero di presepi, ammantandoli sempre di poesia e facendone risaltare soprattutto il realismo incantato.
-I dieci comandamenti di Eugenio Tavolara (1939-40), studio in legno per le scene dei rilievi in trachite realizzati al Tribunale di Sassari, in collaborazione con lo scultore Gavino Tilocca.
- La Madonna di Loreto di Melkiorre Melis (1939), bassorilievo in terracotta da stampo smaltata di cui sono noti attualmente solo cinque esemplari, soggetto che sembrerebbe ispirato a una delle poche copie seicentesche della statua della “Madonna Nera” venerata nel Santuario di Loreto e presente nella chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma, rivestita con un caratteristico manto ingioiellato detto “dalmatica”.
Nel mese tradizionalmente dedicato al dono, che favorisce le relazioni sociali e crea legami con la comunità, Spazio Ilisso rinnova la sua proposta culturale con l’obiettivo di continuare a condividere e donare cultura. Ponendo particolare attenzione al contesto sociale e alle sfide del contemporaneo, e con la consapevolezza che il museo debba essere un’istituzione al servizio della collettività, si fa soggetto attivo per il progresso culturale.
Anna Maria Turra