Così Porto Cervo resta sempre al top
Porto Cervo è la località turistica al primo posto in Italia per l’aumento del valore di acquisto delle ville di pregio. Un mercato per super ricchi, che produce un indotto straordinario, a molti zeri, per tutto il territorio: a partire dalle attività commerciali e i servizi. L’ultima analisi che conferma questo dato in progressivo consolidamento è stata certificata dal report dell’Ufficio Studi di Immobiliare.it sugli aumenti della domanda di case da acquistare nelle principali aree turistiche, rilanciato dal quotidiano Il Sole 24Ore.
Sul lato dei prezzi, gli aumenti più significativi – rilevati dall’Ufficio studi di Scenari Immobiliari – si rilevano, dunque, a Porto Cervo (con prezzi minimi e massimi al metro quadro tra 7mila e 12.450 euro, in crescita del + 4,8 per cento), a Capri (da 10.200 a quasi 20mila euro al metro quadro, + 4,5% sul 2019) e a Porto Ercole, dove i prezzi vanno da 5.750 a oltre 10.500 euro al metro quadro (+ 4,3%). Considerando che, nel complesso, il segmento residenziale in Italia registra a giugno, mediamente, un calo del - 2,2% sui prezzi, l’asset “seconda casa” mostra un cambio di prospettiva da parte degli investitori italiani. E la Costa Smeralda si prende la scena.
«Questo rifiorire di richieste per l’acquisto di ville a Porto Cervo ha avuto inizio nei primi mesi di quest’anno, il lockdown ha spaventato molti, oggettivamente c’erano delle case rimaste invendute che rappresentavano delle opportunità economiche.
Questo dimostra che c’è una gran voglia di investire e che Porto Cervo resta una località di altissimo rango immobiliare» spiega Daniela Ciboddo, titolare dell’agenzia Engel & Volkers Luxury Real Estate Sardinia, uffici a Porto Cervo e Olbia.
Un recente report dei valori provenienti dalla Banca dati delle quotazioni immobiliari, organo dell’Agenzia delle Entrate, resi noti dal Consorzio Costa Smeralda, aveva collocato le ville della Costa Smeralda al primo posto in Italia per valore. Le lussuose residenze di Porto Cervo, Cala di Volpe, Romazzino e La Celvia sono passate da un valore di mercato di 13mila euro al metro quadro di fine 2019 a uno di 14.500 euro al metro quadro di fine 2020 (+11,5%). Ma l’incremento del valore è ancora più considerevole perché - come dimostrano i dati dell’ufficio tecnico del Consorzio - nel 2020, per via delle restrizioni, i rogiti nell’area consortile sono stati 90, quindi notevolmente inferiori ai 312 del 2019 e ai 271 del 2018. «Porto Cervo resiste alla crisi generale, ha un’offerta di altissimo livello. Noi riceviamo in questo periodo almeno venti richieste al giorno tra acquisti e locazioni. La Costa Smeralda resta in pole position, i prezzi sono alti anche per il contesto che garantisce il Consorzio» conclude Ciboddo.
Giandomenico Mele
Credits
- Ph Marcello Chiodino