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Costa Smeralda, l’architettura che esalta la bellezza della natura
2 Luglio 2020

Costa Smeralda, l’architettura che esalta la bellezza della natura


Le linee sono morbide, i colori mai accesi, i materiali sono i più ricercati. Perdersi tra le inconfondibili forme delle ville e degli hotel è come fare due passi in una galleria d’arte di assoluto prestigio. Perché l’architettura, in Costa Smeralda, è la materia regina su cui si basa quel sogno che, quasi sessant’anni fa, ha dato vita a una delle destinazioni turistiche più belle ed esclusive al mondo. E tutto questo, naturalmente, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. In Costa Smeralda l’architettura non intacca le bellezze naturali ma si sviluppa in piena armonia con la vegetazione, le trasparenze del mare e le rocce modellate dal vento. Merito soprattutto del principe Karim Aga Khan, il padre della Costa Smeralda, che per dare forma e sostanza alla sua creatura volle con sé i migliori architetti in circolazione.


Ph Marcello Chiodino

Lo stile Costa Smeralda è come un marchio di fabbrica. Lo si può riconoscere tra mille e appare come la perfetta sintesi tra sensibilità e stili diversi. Con la nascita del Consorzio Costa Smeralda, nel 1962, venne infatti istituito il Comitato di architettura, che ancora oggi esamina qualsiasi tipo di progetto all’interno delle aree consortili.



Il principe Aga Khan, per progettare la sua Costa Smeralda, ingaggiò quindi architetti e urbanisti di indiscussa fama, come Jacques Couëlle, Michele Busiri Vici, Luigi Vietti, Antonio Simon Mossa e Raymond Martin.



Il risultato è uno stile unico, nuovo, ben codificato, raffinato, omogeneo e molto mediterraneo, con uno sguardo alla tradizione costruttiva locale.




Le linee delle strutture sono morbide. E tra i materiali utilizzati ci sono anche il ginepro e il granito, che impreziosiscono le opere di Porto Cervo e dintorni.




Per imbattersi nello stile Costa Smeralda basta solamente andarci, perché qui ogni costruzione è stata costruita secondo i canoni elaborati e difesi dal prestigioso Comitato. Il borgo di Porto Cervo, con la piazza, l’Hotel Cervo, le boutique e le residenze private, è l’esempio classico dello stile smeraldino. Poi c’è il leggendario Hotel Cala di Volpe, il più famoso di tutti. E ancora l’Hotel Pitrizza, l’Hotel Romazzino, l’Hotel Luci di la Muntagna. Senza dimenticare la chiesa di Stella Maris, che domina la Marina di Porto Cervo, e tutte quelle iconiche ville che ben si nascondono tra la fitta vegetazione, a pochi passi dal mare.



E a proposito di architettura, pochi giorni fa è scomparso all’età di 91 anni Savin Couëlle, figlio di Jacques, anche lui considerato uno dei padri dello stile Costa Smeralda. Insieme al genitore, fin dal principio, Savin ha lavorato a numerose opere che hanno fatto la storia della destinazione, a cominciare dall’Hotel Cala di Volpe.



Dario Budroni


Ph Marcello Chiodino

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