Costa Smeralda 2.0 Destinazione Futuro
La sua è una visione che ha radici profonde. Mario Ferraro, vicepresidente del Consorzio, si è ispirato ai primi passi compiuti dal principe Karim Aga Khan per proiettare la Costa Smeralda nel futuro. Un nuovo inizio che si basa su solide fondamenta e che ha l’ambizioso obiettivo di adeguare la destinazione al mondo che cambia.
Quale è la nuova Vision della Costa Smeralda 2.0?
All’inizio del nostro mandato nel 2016, il Consorzio stava vivendo una fase di immobilismo. Le altre destinazioni nel Mediterraneo crescevano, la Costa Smeralda era in declino. Dagli anni d’oro il comprensorio ha avuto uno sviluppo incontrollato e l’avvento del turismo di massa ha cambiato le dinamiche dei flussi impattando sulla qualità di vita e sui servizi. Per il nuovo inizio ho pensato ai primi passi dell’Aga Khan. Che fosse necessaria una nuova visione, capace di rilanciare la destinazione ammodernando le attività consortili per adeguarle alle esigenze dei consorziati e dei turisti. Nel 2017 dunque, ho lanciato la nostra visione che si fonda su sei principi fondamentali: collaborazione e condivisione per lavorare insieme ai principali attori del territorio e favorire la realizzazione di progetti orientati allo sviluppo della Costa Smeralda; adeguamento e evoluzione dell’area per adattare le infrastrutture alle esigenze dei crescenti flussi turistici; rivitalizzazione della Costa Smeralda attraverso la creazione di maggiori contenuti, per rendere la destinazione più attrattiva in bassa stagione e incrementare e diversificare l’offerta durante la Peak Season; miglioramento dei servizi a beneficio dei consorziati e infine l’incremento degli introiti del Consorzio per generare nuovi ricavi necessari a investimenti nelle infrastrutture senza gravare troppo sui consorziati e creazione di valore per rilanciare a tutto tondo la destinazione Costa Smeralda.
D: Quale strategia avete adottato per implementare la vostra Vision?
Ci siamo chiesti di cosa avesse bisogno il Consorzio, e come risolvere i problemi endemici della destinazione; infine abbiamo iniziato un lungo lavoro che rivalutasse la destinazione, creando valore per i consorziati. Dalla nostra analisi sono emersi cinque pilastri strategici in grado di dare vita alla nostra visione di una Costa Smeralda più bella, ospitale e prestigiosa: pedonalizzazione e infrastrutture, accessibilità della destinazione, destination marketing, più servizi ai consorziati, nuove attività di business; il tutto con l’obiettivo strategico di creare maggiore valore per la destinazione.
D: Quali sono gli interventi che il Consorzio ha realizzato in quest’ultimo periodo?
Non ci siamo mai fermati. Siamo partiti durante l’inverno per accogliere Consorziati e turisti nel migliore dei modi. Abbiamo messo in atto interventi che ci hanno permesso di far trovare la destinazione sicura e ricca di attrattive.
Tra i punti di eccellenza, il completamento il progetto di restyling dell’ingresso di Porto Cervo mediante un rinnovato arredo botanico naturale, composto da essenze arboree della flora mediterranea della fascia costiera. Abbiamo seguito un progetto specifico dell’agronoma sarda, Sole Paradisi, che ricuce il paesaggio naturale alle zone verdi antropizzate. Il nuovo sistema di irrigazione e piantumazione consentirà inoltre un efficientamento dei costi di manutenzione. Oltre alla cura di tutte le aree verdi e alla pulizia delle spiagge abbiamo proseguito con gli investimenti infrastrutturali, con il rifacimento di diversi marciapiedi e importanti arterie pedonali. A Romazzino abbiamo completato 600 metri di viabilità pedonale dall’arteria principale alle vie secondarie ampliando i marciapiedi già esistenti a partire dai 300 metri in località Cala Granu, da Via Capo Ferro fino all’Hotel Inn. Infine, abbiamo potenziato tutti i servizi medici e di soccorso e reso la loro fruizione ancora più sicura per consentire a tutti di vivere una vacanza tranquilla, nel massimo rispetto delle prescrizioni sanitarie.
D: Quali sono i vostri obiettivi futuri?
Il nostro ambizioso piano prevede interventi innovativi, fondamentali per il completamento della nostra visione di una Costa Smeralda sostenibile, accessibile e più fruibile. Il prossimo inverno realizzeremo ulteriori interventi infrastrutturali come i parcheggi a Porto Paglia, l’ingresso del villaggio di Porto Cervo (soggetto all’autorizzazione degli enti), l’abbattimento di barriere architettoniche nel centro di Porto Cervo, il proseguimento dei lavori di pedonalizzazione e realizzazione di marciapiedi a Cala del Faro e all’ingresso Liscia Ruja del Cala di Volpe.
In linea con gli elevati standard di sostenibilità ambientale, stiamo lavorando anche a progetti unici come le isole ecologiche a scomparsa, da realizzare a Liscia di Vacca e Via Brigantino, unitamente al rinnovamento del verde urbano. La nostra strategia futura ruota attorno a tre elementi: ambiente, nuove tecnologie e benessere. Tutto per rendere la destinazione sempre più attraente e al passo con i nuovi trend e modi di vivere. Tra le attività del prossimo futuro, l’evoluzione della Costa Smeralda in una destinazione smart: grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie faciliteremo la mobilità, la gestione del territorio e miglioreremo la comunicazione tra spiagge, servizi, strutture, eventi, ecc. A queste attività si aggiungono gli altri obiettivi del piano strategico che puntano a un riposizionamento globale dell’immagine della Costa Smeralda, al recupero dell’autorevolezza e alla valorizzazione dell’appartenenza al Consorzio, alla promozione della destinazione con la creazione di una community internazionale e alla tutela del marchio. Stiamo inoltre portando avanti iniziative di marketing e comunicazione come lo sviluppo dei nostri canali digitali a partire dal sito ufficiale del consorzio appena rinnovato, una maggiore diffusione del tabloid mensile Costa Smeralda Journal che fornisce una comunicazione dettagliata sulle attività del Consorzio e dei consorziati, su quanto accade a Porto Cervo e in Sardegna e il rinnovo di veste e contenuti del nostro Handbook.