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4 Giugno 2019

Couturissime. Le follie visionarie di Thierry Mugler

Ho sempre cercato di sublimare il corpo e di permettere alle persone di sognare.
Thierry Mugler

Tra cyborg e supereroi si muovono le donne maliziose, aggressive e pericolosamente sexy di Thierry Mugler, couturier visionario, fotografo rivoluzionario e profumiere d’alto rango.


Manfred Thierry Mugler nasce a Strasburgo nel 1948 e si trasferisce a Parigi nel 1970 dove inizia a lavorare come vetrinista nella boutique Gudule e nel tempo libero disegna abiti. Nel 1973 esordisce con la sua prima collezione, Café de Paris e nel 1975 crea il suo marchio.


Per il suo ingresso dirompente nel mondo della moda, Mugler utilizza il linguaggio dello spettacolo di cui usa i codici della provocazione e della seduzione, le sue donne, infatti, sono intriganti seduttrici, avventurose guerriere di un glamour ai margini della realtà. Non per caso diventa il couturier più amato dallo star-system; trasforma Jerry Hall in una sirena dark, fa sfilare Diana Ross, veste Sharon Stone per Basic Instinct, dirige George Michael nel video Too Funky, crea i celebri corsetti per Madonna, ed enfatizza l’animo camp di Lady Gaga.


Coniugando un’altissima capacità sartoriale a una visione trasgressiva ed eccentrica, Mugler rivoluziona forme e materiali scegliendo tinte forti, tagli netti e angolari e materiali inediti. A ispirarlo sono la mitologia, le automobili americane degli anni ‘70, i film noir e il mondo degli insetti.


Attesissima, arriva per celebrare l’originale forza creativa del couturier ed esplorarne i molteplici universi la mostra Thierry Mugler: Couturissime, che il Montreal Museum of Fine Arts (MMFA) presenta in collaborazione con il Gruppo Clarins e la Maison Mugler. La grande retrospettiva ripercorre la carriera di Thierry Mugler esponendo circa 150 abiti – la maggior parte restaurati e mostrati per la prima volta - prodotti tra il 1977 e il 2014, oltre ad accessori, costumi teatrali, video, filmati e bozzetti inediti.



Curata da Thierry-Maxime Loriot sotto la direzione di Nathalie Bondil, la mostra è concepita come un’opera in sei atti che racconta le creazioni e le collaborazioni di Mugler nel contesto di ambientazioni spettacolari ricreate da scenografi di culto come Michel Lemieux e Philipp Fürhofer, e dagli esperti di effetti speciali di Rodeo FX. È inoltre esposto un centinaio di stampe rare dei più grandi fotografi e artisti della moda con cui lo stilista ha collaborato, tra cui Max Abadian, Lillian Bassman, Guy Bourdin, Jean-Paul Goude, Karl Lagerfeld, Dominique Issermann, David LaChapelle, Luigi & Iango, Alix Malka, Steven Meisel, Mert & Marcus, Sarah Moon, Pierre et Gilles, Paolo Roversi, Herb Ritts, Ellen von Unwerth. Un’intera galleria è dedicata alla collaborazione tra il couturier e il grande fotografo Helmut Newton. La mostra presenta anche una rotazione di 16 dei costumi disegnati da Mugler per La Tragédie de Macbeth, presentati per la prima volta dopo la produzione per la Comédie-Française del 1985 al Festival di Avignone.



“Inizialmente era un danzatore di balletto. Era molto interessato all’esplorazione del corpo e il suo lavoro è stato unico nel modo in cui lo ha rivisitato con i suoi disegni. Alla fine, ha rivoluzionato completamente la moda” “Thierry Mugler non solo ha segnato la sua epoca, ma ha rivoluzionato la moda con le sue creazioni in forme scultoree, futuristiche ed eleganti. Ha messo in scena le sfilate più spettacolari e ha dato nuova vita all’haute couture, in particolare attraverso l’uso di nuovi materiali come il metallo, il lattice e la pelliccia sintetica. Il suo stile distintivo ha trasceso le tendenze e continua a influenzare una nuova generazione di couturier”, osserva il curatore della mostra Thierry-Maxime Loriot.


Nel 1997 Mugler comincia a produrre profumi con l’azienda cosmetica Clarins, dal cui sodalizio nasce la voluttuosa fragranza Angel, che inaugura la nuova categoria olfattiva degli Oriental Gourmands. Ma nel 2003 Thierry Mugler dice addio al mondo della moda, sovrastato dai meccanismi del marketing, per dedicarsi solo all’alta profumeria e a progetti speciali come la creazione dei costumi per lo spettacolo Zumanity del Cirque du Soleil o degli abiti di scena per il tour mondiale I Am… Sasha Fierce di Beyoncé.


Oggi Thierry Mugler è tornato a chiamarsi con il suo nome, Manfred, ha compiuto 70 anni, e la sua Maison è diretta da Casey Cadwallader, ma nessuno ha dimenticato l’originalità e la vitalità delle sue creazioni futuristiche e sexy-glam. La mostra del MMFA e quelle che seguiranno in tutta Europa sono pronte a farvi sognare in uno straordinario iperspazio costellato di audaci eroine e incantevoli robes de scène.


Nathalie Anne DoddCredits

Immagine di copertina


  • Thierry-Maxime Loriot, Curator; Manfred Thierry Mugler, creator; and Nathalie Bondil, Director General and Chief Curator, MMFA. Photo : © Max Abadian.


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  1. Ellen von Unwerth, Eva Herzigová, behind the scenes at the Thierry Mugler fashion show, Paris, 1992. Outfit: Thierry Mugler, Les Cow-boys collection, prêt-à-porter spring/summer 1992. Photo : © Ellen von Unwerth.


  2. Karl Lagerfeld (1933 –2019), Toni Garrn; Vogue (Germany), 2009, digital print. Outfil: Thierry Mugler, Anniversaire des 20 ans collection, prêt-à-porter fall/winter 1995–1996. Photo: © Karl Lagerfeld.


  3. Christian Gautier, stage costumes for the show Mugler Follies, 2013. Outfits: Thierry Mugler. Photo: Christian Gautier / © Manfred Mugler.


  4. Dominique Issermann, Jerry Hall. Outfit: Thierry Mugler, Les Insectes collection, haute couture spring/summer 1997. Photo: © Dominique Issermann


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  1. Patrice Stable. Outfit: Thierry Mugler, Les Insectes collection, haute couture spring/summer 1997. Photo: © Patrice Stable.


  2. Patrice Stable, Emma Sjöberg during the shooting of the video for George Michael’s song “Too Funky,” Paris, 1992, directed by George Michael and Thierry Mugler. Outfit: Thierry Mugler, Les Cow-boys collection, prêt-à-porter spring/summer 1992. Photo: © Patrice Stable.


  3. Alan Strutt, Yasmin Le Bon, Palladium, London, 1997 ; Evening Standard Magazine, October 1997. Outfit : Thierry Mugler, La Chimère collection, “La Chimère” gown, haute couture fall/winter 1997–1998.


  4. David LaChapelle, Danie Alexander ; London Sunday Times, May 1998. Outfit: Thierry Mugler, Jeu de Paume collection, haute couture spring/summer 1998. Photo: © David LaChapelle.


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