Covid, certificazione di sicurezza per l’aeroporto Costa Smeralda
La sicurezza prima di tutto. L’aeroporto Olbia Costa Smeralda è un modello positivo anche per quanto riguarda le procedure sanitarie messe in campo per contrastare la pandemia. Per questo, nei giorni scorsi, lo scalo ha ottenuto la certificazione Airport health accreditation rilasciata dall’Airports council international, l’associazione internazionale che rappresenta più di 1.900 aeroporti nel mondo. Una certificazione che è stata accordata a seguito della valutazione delle misure e procedure sanitarie introdotte dalla società di gestione Geasar e della loro conformità con le raccomandazioni Icao, Easa e Ecdc.
Diversi gli elementi presi in considerazione da Airports council international: i processi di pulizia e disinfezione degli spazi aeroportuali, l’attività di monitoraggio dei flussi dei passeggeri e il conseguente mantenimento delle distanze fisiche, le protezioni in dotazione al personale e l’efficace comunicazione al passeggero attraverso i canali social, web e piattaforme aeroportuali
«Siamo molto soddisfatti per questo importante riconoscimento che conferma il nostro costante impegno a garantire i massimi standard di sicurezza per i nostri passeggeri e per il nostro staff – commenta Silvio Pippobello, amministratore delegato di Geasar –. Sin dall’inizio dell’emergenza, infatti, abbiamo elaborato un protocollo interno allineato alle linee guida internazionali e introdotto una serie di misure aggiuntive per ridurre il rischio di contagio tra i viaggiatori e i lavoratori dello scalo, come ad esempio l’innovativo sistema di sanificazione delle vaschette e dei carrelli basato sulla tecnologia Uv. Il nostro obiettivo, che riteniamo essenziale per una rapida ripartenza, è infondere fiducia e tranquillità ai nostri vettori e soprattutto ai passeggeri».
Dario Budroni