Cristóbal Balenciaga e la pittura spagnola
“Un buon designer di moda dev’essere un architetto per i modelli, uno scultore per la forma, un pittore per i disegni, un musicista per l’armonia e un filosofo per la forma”
(Cristóbal Balenciaga)
Il rapporto tra arte e moda è uno dei più prolifici della storia del costume, ed è testimoniato dalla molteplicità di stilisti che hanno trasferito nelle proprie creazioni le suggestioni delle opere dei maggiori artisti del mondo. A conferma dell’importanza di questo fenomeno, il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid celebra uno dei più influenti e amati couturier della storia della moda, Cristóbal Balenciaga, che spesso si è ispirato alla pittura spagnola compresa fra il XVI e il XX secolo utilizzandone le suggestioni per disegnare le sue collezioni.
Il Museo Thyssen-Bornemisza ripercorre la carriera di Cristóbal Balenciaga con la mostra Balenciaga y la pintura española, facendo dialogare le sue creazioni d’alta moda con le opere d’arte spagnola che ispirarono il suo immaginario. Opere iconiche della pittura spagnola sono messe a confronto con abiti altrettanto iconici del grande couturier, seguendo un percorso cronologico che attraverso le varie epoche dell’arte indaga la forte influenza che esse hanno prodotto sulle creazioni dello stilista.
La mostra, curata da Eloy Martínez de la Pera, presenta 60 dipinti (alcuni mai presentati al pubblico) provenienti da Museo del Prado, dal Museo de Bellas Artes di Bilbao e da collezioni private, e 90 abiti di valore provenienti dal Museo Balenciaga de Guetaria, dal Museo del Traje di Madrid e dal Museu del Disseny di Barcellona, oltre che da collezioni private nazionali e internazionali.
Seguendo la vita e il lavoro di Balenciaga, lo osserviamo interpretare le linee pulite e rigorose degli abiti religiosi con uno stile minimalista o declinare l’abito in taffetà rosso della Duchessa d’Alba, dipinta da Zuloaga, in un abito da ballerina di flamenco. Balenciaga reinventa il luccicante bolero di un torero e il mantello castigliano conferendogli una nuova estetica, e si appropria dei velluti neri ornati di giaietto della corte asburgica. Un cappotto in velluto di seta con colletto arruffato ricorda la forma della gorgiera indossata in un ritratto di El Greco del 1586, e ancora, ricami e pattern dei tessuti evocano le nature morte del 1600, con citazioni da Zurbarán e Velázquez, cui Balenciaga è debitore di uno stile fortemente espressivo. Di grande rilievo è la sezione dedicata a Goya, pittore chiave nella formazione culturale di Balenciaga, che lo reinterpreta con una nuova estetica e attraverso un armonioso uso del colore.
La rivisitazione dell’arte di Balenciaga è dunque connotata da uno stile peculiare e autentico che attinge a piene mani dal passato per creare abiti dall’allure molto moderna, secondo una relazione basata su forme, volumi, concetti e sapienti richiami cromatici; questa mostra suggella il connubio perfetto fra arte e moda portando una nuova luce sull’influenza reciproca in un continuo gioco di rimandi, allusioni e simbologie.
Nathalie Anne Dodd Credits
- Cristóbal Balenciaga
Vestido de Noche
1952
Tafetán
Cristóbal Balenciaga Museoa, Getaria
Foto ©Jon Cazenave - Cristóbal Balenciaga
Vestido de Noche
1963
Satén, perlas y abalorios
Cristóbal Balenciaga Museoa, Getaria
Foto ©Jon Cazenave - Francisco de Goya
El cardenal don Luis Maria de Borbon y Vallabriga
Museo Nacional del Prado, Madrid
© Archivio Fotografico Museo Nacional del Prado - Cristóbal Balenciaga
Conjunto de vestido y chaqueta, 1960
Museo del Traje, Madrid
Ministero de Cultura y Deporte
Foto ©Jon Cazenave - Alonso Sánchez Coello
Retrato de dona Juana de Austria, princesa de Portugal
Museo de Bellas Artes de Bilbao - Cristóbal Balenciaga
Vestido de Noche
1960
Satén
Cristóbal Balenciaga Museoa, Getaria
Foto ©Jon Cazenave - Francisco de Zurbarán
Santa Casilda, c.1635
© Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid - Gabriel de la Corte
Flores en jarra de cristal
Coleccion Gerstenmaier