Da Cagliari parte la sfida alla Coppa America col nuovo prototipo di Luna Rossa
Per la vela italiana sono giornate di festa, ma soprattutto di stupore. Da quando la Coppa America ha aperto agli scafi foil pensavamo di aver visto già il futuro. Scafi volanti in grado di volare anche con pochissimo vento a velocità mai raggiunte prima grazie all’idrodinamica delle ali sommerse in acqua. Eppure lo sviluppo dei foil e delle tecnologie legate alla competizione velica più importante al mondo non conosce limiti. Di questo ne è riprova il nuovissimo scafo ipertecnologico di Luna Rossa appena presentato a Cagliari nella base di Luna Rossa Prada Pirelli. Più che un prototipo sembra una vera e propria astronave che consentirà all’equipaggio di ritornare in acqua per allenarsi e testare tutte le soluzioni tecniche che, nell’ambito dei regolamenti, verranno sviluppate fino ad arrivare al disegno definitivo dell’Ac75 che regaterà nella 37esima America’s Cup in programma a Barcellona nel 2024. Alla cerimonia erano presenti il Presidente del team Luna Rossa Prada Pirelli. Patrizio Bertelli, Marco Tronchetti Provera (Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli), Max Sirena (Team Director e Skipper) e Miuccia Prada, madrina del varo alla quale è stato affidato il compito di lanciare e rompere la tradizionale bottiglia sulla prua della barca per il battesimo. Il progetto, così come la realizzazione totale sono stati effettuati nella base di Luna Rossa a Cagliari utilizzando le migliori tecnologie ingegneristiche utilizzando anche soluzioni sperimentali e materiali di ultima generazione.
«Ho assistito a molti vari - ha dichiarato Patrizio Bertelli, Presidente del team Luna Rossa Prada Pirelli: Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli - , ma vedere una barca toccare l’acqua per la prima volta è sempre emozionante. Desidero complimentarmi con tutto il team per avere progettato e realizzato interamente nella nostra base di Cagliari, uno scafo altamente complesso e originale, sotto ogni punto di vista. Sono certo che questo prototipo sarà di grande aiuto nello sviluppo del nuovo AC75 con il quale affronteremo questa nuova edizione dell’America’s Cup. Tra qualche giorno avremo le prime sensazioni da parte dell’equipaggio in mare e, data la natura innovativa del progetto, sono certo che supereranno le aspettative».
I numeri del progetto sono sicuramente impressionanti con oltre 30mila ore di lavoro da parte di più di 25 persone e quaranta membri del team design per la costruzione dello scafo in carbonio composito. Le vele, similari a quelle utilizzate sull’AC75, adottano tecnologia North Sails. Il bompresso sarà di dimensioni ridotte e non sarà più utilizzato per il Code 0 (non più richiesto nella prossima edizione di Coppa), ma come supporto agli apparati tecnici di bordo.
«Vedere il prototipo Luna Rossa in acqua - ha dichiarato Max Sirena, Team Director e Skipper - è motivo di grande orgoglio, perché si tratta di un progetto molto innovativo sul quale concentreremo tutto lo sviluppo che confluirà poi nel nuovo AC75 con il quale parteciperemo alla 37^ Coppa America. È stato un processo complicato; abbiamo spinto in tutti i settori, anche traendo esperienza dalla scorsa edizione, per ottimizzare gli aspetti fondamentali, delineare le linee e incrementare lo sviluppo aerodinamico e idrodinamico. Per la sfida di Luna Rossa questo varo è un autentico kick off. Al di là dell’utilità tecnica, questo prototipo ci ha anche permesso di ripartire con la marcia giusta e di fare immediatamente squadra, cosa essenziale, essendo cambiate molte persone nei vari dipartimenti. Realizzarlo qui a Cagliari presso la nostra base è stato un ottimo esercizio anche dal punto di vista umano: avere uno scafo nuovo da costruire e ottimizzare ha dato una forte carica fisica e mentale a tutto il team. Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo verso la 37^ Coppa America».
Davide Mosca