Da Golfo Aranci parte “SEATY” per scoprire le meraviglie del mare
Quando ci si accorge che il mare non è solo acqua, ma è vita allora la prospettiva con la quale lo si guarda cambia completamente. Basta un tuffo nelle acque cristalline di Cala Moresca a Golfo Aranci, maschera e pinne, per rendersi conto di trovarsi di fronte ad un altro fantastico pianeta. In un mondo dove regna il silenzio ci si imbatte in pesci di ogni forma e colore, piante marine di un verde esplosivo, stelle marine, rocce che sembrano opere d’arte modellate dall’erosione costante. C’è un’attività talmente vivace da sembrare una vera e propria città, con le sue regole e le sue dinamiche “sociali”. E quando si scopre che da quel mondo dipende anche il nostro respiro, la nostra alimentazione, i nostri sogni, ovunque ci troviamo, a Milano, Roma o New York allora si capisce meglio l’importanza di tutelarlo e proteggerlo. In quest’ottica nasce il progetto “SEATY”, una creazione dell’associazione Worlrise onlus che grazie al supporto di Fastweb e al patrocinio del comune di Golfo Aranci e della Regione Sardegna ha istituito un’area di conservazione marina locale nel tratto costiero più prezioso di questo territorio. Un chilometro e trecento metri, dalla spiaggia dei Baracconi fino a quella di Cala Moresca, delimitata da un corridoio di boe al cui interno è vietato navigare, ormeggiare, pescare, ma è possibile, invece, nuotare, fare il bagno ed immergersi anche accompagnati dai biologi di Worldrise alla scoperta delle meraviglie “nascoste” dei fondali di questo angolo di paradiso terrestre anche attraverso l’ausilio di cartellone divulgativi in acqua e a terra. E dall’inizio dell’estate le attività di Worldrise con il progetto SEATY hanno coinvolto circa seicento persone in iniziative di esplorazione, educazione, sensibilizzazione e ricerca scientifica. Oltre settanta persone hanno partecipato ai clean-up di spiagge e fondali, contribuendo a raccogliere più di 5500 rifiuti, 52 bambini e bambine della scuola estiva hanno partecipato ai laboratori didattici, più di 350 persone hanno preso parte ai tour di snorkeling guidati da biologi marini, circa ottanta persone hanno partecipato alle sessioni di yoga in spiaggia e sedici studenti di biologia marina hanno frequentato corsi di formazione pratica sul monitoraggio marino-costiero.
Tutti i dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa organizzata in comune alla presenza di Maria Sole Bianco, presidente di Worldrise Onlus, della vice presidente Virginia Tardella e di buona parte del team dell’associazione, del primo cittadino Mario Mulas, del comandante della Guardia Costiera, Giorgio Palmerini, dell’assessore regionale al bilancio della Regione, Giuseppe Fasolino, dell’assessore comunale all’ambiente Paolo Madeddu, di Anna Loiacono Sustainability Senior Manager di Fastweb.
«Il nome SEATY - ha spiegato la biologa marina e presidente di worldrise Mariasole Bianco gioca sul doppio significato di mare e di città, perché quest’area deve essere considerata come il giardino di casa che per la comunità di Golfo Aranci è il mare. Da curare e proteggere tutto l’anno. Il progetto pilota nasce dalla consapevolezza che il mediterraneo nonostante rappresenti l’1 percento della superficie marina totale e ospiti oltre 17mila specie diverse sia anche tra i mari più sfruttati e antropizzati. Da qui abbiamo pensato a delle aree dove la natura abbia lo spazio di svilupparsi con l’obiettivo che il SEATY diventi un luogo per imparare a vivere il mare, a conoscerlo e a prendersene cura». In prima linea anche il sindaco di Golfo Aranci, Mario Mulas: «La nostra amministrazione ha sposato subito questo progetto attraverso l\'impegno di Paolo Madeddu e Alessandra Feola perché riteniamo che quell’area vada gestita con una particolare attenzione. Abbiamo già avuto un riscontro molto positivo e in questo modo tutti hanno la possibilità di immergersi e scoprire quell’ecosistema che guardiamo, ma non conosciamo». Grande soddisfazione è stata espressa anche da Paolo Madeddu, assessore all’ambiente: «Insieme alla collega Alessandra Feola siamo stati da subito grandi supporter di tutte le attività di worldrise sul territorio perché ne abbiamo riconosciuto subito il valore. Con SEATY stiamo facendo qualcosa di concreto per le generazioni future perché il bene più prezioso che abbiamo è proprio l’ambiente». Di fondamentale importanza, poi, il supporto del colosso della comunicazione Fastweb partner del progetto e rappresentato da Anna Lo Iacono, Sustainability Senior Manager di Fastweb: «La salvaguardia del territorio e della sua biodiversità è un elemento cruciale all’interno della strategia green di Fastweb, per questo abbiamo già stanziato un milione di euro per il pianeta e dopo i progetti di riforestazione oggi lavoriamo per tutelare le aree marine. Non solo a Golfo Aranci, presto verrà realizzata una seconda area di conservazione sull’isola di Salina e in altre località di profondo valore ambientale».
Davide Mosca