Da Olbia a Milano con Fiorella Mannoia per dire no alla violenza sulle donne
Sono ancora fresche le immagini del concerto di giugno per dire no alla violenza sulle donne. Sette ore di musica no stop all’arena di Reggio Emilio con le esibizioni di Fiorella Mannoia, Elisa, Giorgia, Emma, Alessandra Amoroso, Gianni Nannini per uno spettacolo benefico in favore delle associazioni e Centri antiviolenza che sostengono e supportano le vittime. Nell’occasione erano state invitate anche le responsabili dell’Associazione Prospettiva Donna di Olbia, Patrizia Desole e Piera Bisson che proprio nei giorni scorsi hanno ricevuto un secondo invito per prendere parte al festival delle etichette musicali Linecheck - Music Meeting and Festival, una delle maggiori conferenze europee sulla new economy musicale e raccontare l’esperienza di quel maxi concerto. Ma soprattutto dei progetti che verranno realizzati grazie alle donazioni raccolte nel corso del maxi concerto. Ad accogliere la Desole e la Bisson c’era Fiorella Mannoia, una delle organizzatrici del grande evento. Prospettiva Donna è stata ospite dell’iniziativa insieme agli altri sei Centri antiviolenza.
Nel corso dell’incontro dal titolo “Musica è cambiamento sociale: una, nessuna, centomila è intervenuta proprio la Desole che ha dichiarato: «Questo progetto - dichiara Patrizia Desole -, per noi molto prezioso, ci consentirà di mettere a sistema e ampliare tutto il lavoro culturale, di sensibilizzazione e formazione specifico sulle tematiche delle donne, sul femminismo e il contrasto alla violenza maschile contro le donne portato avanti negli anni dalla nostra Associazione con le scuole, la comunità e tutti i servizi della rete. Questo 25 novembre – continua Desole - rimarrà nella memoria dell’Associazione per questo importante riconoscimento, ma anche per le numerose iniziative organizzate nel territorio sardo e nelle piccole comunità galluresi con studenti e studentesse nella settimana della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. È grazie a queste reti e connessioni che si parte per attuare il cambiamento, sempre al fianco delle sopravvissute alla violenza».
Tra gli intendimenti di Prospettiva Donna c’è il miglioramento delle strutture che ospitano i due Centri gestiti dall’Associazione e le case rifugio e la realizzazione di una «Casa dei saperi delle donne», che sarà costituita da un centro studi, un archivio della memoria dell’Associazione, che diventerà anche uno spazio inclusivo per lo scambio interculturale con le donne con background migratorio, uno spazio fisico di incontro e scambio per la valorizzazione della memoria delle donne nella comunità e uno scambio di saperi e pratiche che abbia un impatto anche sulle nuove generazioni.
Davide Mosca