Daydream: l’Haute Couture di Valentino trionfa a Pechino
Un sogno ad occhi aperti, in un luogo incantevole e con abiti a dir poco sontuosi.
Ecco che il sogno della Maison Valentino si fa realtà, e con un tributo al Rinascimento italiano e alla tradizione cinese, nello splendido Summer Palace di Bejing si è materializzata la sfilata di Haute Couture.
Simboli antichi e colori intensi, volumi imponenti e cristalli luccicanti, fiori in 3D e polvere d’argento hanno catalizzato l’atmosfera del palazzo settecentesco e dato anima a un viaggio nella magnificenza della moda. Il direttore creativo di Valentino, Pier Paolo Piccioli, ha dato prova di grande maturità artistica riuscendo a fondere con eleganza suprema i codici di due mondi apparentemente lontani, ma in realtà uniti dalle millenarie culture e dall’amore per la bellezza.
Con sapienza e perizia le maestranze dell’atelier Valentino hanno creato capi di ineguagliabile raffinatezza, frutto di mesi di lavoro certosino su ingenti quantità di tessuto, realizzando ricami floreali, broccati intessuti d’oro, fiocchi scultorei, mantelli e maniche bombate; le modelle, come moderne imperatrici, hanno sfilato con il volto dipinto d’argento e con maschere e retine di cristalli, accompagnate dalla melodiosa voce di Maria Callas.
L’evento Daydream nasce in concomitanza con l’apertura del nuovo flagship store di Sanlitun, il quartiere più alla moda di Bejing, ed è stato progettato da Piccioli assieme all’architetto David Chipperfield, consolidando la rete di vendita e la presenza del marchio in Asia. Per il nuovo negozio, Piccioli ha disegnato appositamente anche una capsule collection in edizione limitata.
I 45 look mozzafiato presentati nella magnifica cornice del Summer Palace (fra questi un abito decorato con 200 fiocchi di taffetà) hanno visto avvicendarsi broccati sfarzosi, forme oversize, copricapi visionari, dettagli ricchi e preziosi, e il trionfo dei colori iconici di Valentino: il rosa, il rosso, l’oro e anche il verde smeraldo, cancellando le barriere culturali e sfumando il confine tra desiderio e realtà.
“Il potere della fantasia non ha limiti – ha affermato Pierpaolo Piccioli – la scoperta della bellezza neppure... Perché la nostra capacità di stupirci di fronte alla bellezza non ha limiti e così deve essere la vita: profonda e inaspettata”.
Nathalie Anne Dodd