Dolce&Gabbana e Machine Gun Kelly: fuori dalla comfort zone
Benvenuti nel Metaverso, preparatevi a viaggiare oltre i confini della realtà. Abbandonate divani e comodità, abitudini rassicuranti e schemi consolidati. Il futuro è qui, adesso, non teme i contrasti e gli eccessi ma li accoglie come nuovi stimoli, si apre a nuove sperimentazioni, utilizza le contraddizioni come nuova forma di espressione. Benvenuta dunque una moda libera di osare accostamenti insoliti e volumi oversize, lasciandosi incantare da una musica aliena e dalla forza carismatica del rapper Machine Gun Kelly, adorato delle generazioni più giovani e perfettamente a suo agio in un ambiente che evoca le atmosfere di Blade Runner e Zoolander. La collezione AI 2022/23 Dolce&Gabbana attinge da un patrimonio di immagini che mette tutto in discussione e trova nello street style e nelle vibes anni ’90 la sua forza dirompente.
Lo spettacolo va in scena al Metropol, l’ex sala cinematografica che è diventata lo spazio polivalente D&G, con una passerella lunga 30 metri realizzata con led wall sulla quale vengono proiettate grafiche psichedeliche e le iconiche iniziali DG. La scenografia realizzata da Boche/Thoro ci proietta in un futuro denso di sperimentazioni e contaminato dall’arte dei graffiti, con cui l’artista ha anche personalizzato alcuni capi e accessori; il “fatto a mano” simbolo del brand si dipinge con l’energia vitale della strada.
I look della collezione
Con la complicità di 107 look fuori dagli schemi, il mondo della musica e il metaverso si fondono dando vita a poliedrici contrasti, che sapientemente Domenico Dolce e Stefano Gabbana utilizzano per raccontare un futuro senza confini e pregiudizi. Ne risulta un lavoro su volumi e proporzioni, con accostamenti inusuali di tessuti e materiali, colori e grafismi temerari.
Apre la sfilata il rapper Machine Gun Kelly in total white con borchie e perle, angelo trasgressivo e gentile che cede il passo ai modelli per trasferirsi al dj set, da cui animerà tutta la sfilata. Nel front row la compagna e futura moglie Megan Fox, attrice e modella statunitense, indossa un sexy bustier e leggings stringati firmati D&G.
La teoria di outfit è un inno futurista alla libertà, dove volumi esagerati si alternano a completi skinny, completi metallici e glitterati si susseguono a morbidi piumini e a pellicce ecologiche, studiate a lungo per ottenere un risultato esteticamente pregevole e di qualità. Per farlo D&G si è servito di pellicciai tradizionali che hanno offerto la loro expertise nell’ottica di una nuova sostenibilità della moda.
Sfilano cappotti in tessuti pesanti e decostruiti, mentre giacche tuxedo esibiscono spalle sovradimensionate e punti vita strizzati. Anche il concetto di camicia subisce una trasformazione e diventa una sorta di pettorina frontale realizzata nello stesso tessuto dell’abito, uniformando visivamente l’insieme. Sotto capi oversize ed ecopellicce spuntano tute, t-shirt, e leggings in neoprene logato.
Maestosi fanno l’apparizione boots da neve in ecopelliccia o nylon trapuntato, e scarpe monoblocco come la “Toy” sono proposte in versione ultraleggera in gomma, dai colori lucidi o satinati, o decorati da graffiti. Occhiali e maschere da sci sono l’elemento ricorrente della sfilata e si ispirano ai visori oculus metaverso: questi signori del ghiaccio ci parlano di un futuro interconnesso in cui tessuti tecnici come il neoprene convivono con completi da sera sfavillanti, in oro, argento, nero e rosso.
Tra punk londinese e futurismo digital, scelte ecologiche e stampe all over create in collaborazione con Gio Pastori, un uso di colori vividi e al neon pervade gli abiti e la scenografia della passerella, con un ritorno della logomania su felpe, puffer jacket e pants; e poi pelle, paillettes, glitter, lurex, borchie tutti concentrati in unico, irrepetibile show.
Bad boys delle nevi e principi della notte
Il ritorno alle sfilate in presenza non poteva essere più spettacolare, l’uomo ridisegna il proprio futuro e non teme di apparire eccentrico e disinibito, è un bad boy che sfida le retoriche moraliste e coinvolge il pubblico in uno show coraggioso e divertente. È un uomo libero, che si muove sulle nevi come una sorta di aggraziato yeti e che dismette i tessuti tecnici per indossare abiti da gran sera.
Il nuovo linguaggio della moda D&G è scomposto e diretto come le nuove generazioni, a cui si rivolge: “Abbiamo voluto sperimentare, siamo usciti anche dal nostro Dna. Alle nuove generazioni la moda piace. E noi li ascoltiamo. Hanno un bellissimo senso di libertà”.
Con tre cambi d’abito, Machine Gun Kelly passa dal total white d’apertura a un multicolor glitterato alla Ziggy Stardust, per concludere l’evento con un abito nero doppiopetto tempestato di cristalli con dolcevita trasparente. Dopo due anni di chiusure forzate, il rapper rappresenta “il nuovo che avanza”, e la nuova collezione D&G avanza con altrettanta forza, generando uno stupore a cui non eravamo più abituati.
Nathalie Anne Dodd