Donato Ammaturo: «Incantato dalla natura della Sardegna»
Donato Ammaturo è uno degli imprenditori italiano di successo nel settore energetico e dell’editoria. Una figura che collezionato traguardi e che non si ferma davanti ad alcun ostacolo accettando nuove sfide. Dalla stazione di servizio del nonno a un impero che spazia dai prodotti petroliferi all’editoria fino ai nuovi modelli dell’imprenditoria ecosostenibile con innovazioni di importanza mondiale, senza tralasciare la solidarietà e la generosità tipica delle genti del meridione, sempre pronte a condividere con chi è meno fortunato una parte delle ricchezze raggiunte grazie alla genialità, al coraggio, alla lungimiranza e alla visione strategica di chi nasce con il talento nel Dna. Donato Ammaturo è uno di questi grandi italiani che, da una piccolissima azienda artigiana, ha creato un regno finanziario che oggi trova spazio e sede in uno dei palazzi simbolo dell’alta finanza tricolore, quell’edificio marchiato Leed Platinum, massima certificazione della sostenibilità energetica, che ha ospitato, per decenni, il Credito Italiano, oggi Unicredit, in via Cordusio a Milano, nel cuore della capitale economica dell’Europa. Partito da Palma Campania, questo fulgido esempio del migliore made in Italy che fa brillare il Belpaese nel mondo è oggi al comando di un gigante, da quattro miliardi di euro, con ramificazioni societarie che arrivano fino a uno dei pilastri dell’informazione, il gruppo L’Espresso, di cui è socio di minoranza accanto all’amico e concittadino Danilo Iervolino, anche lui campano di Palma, noto al grande pubblico per il suo impegno come presidente della Salernitana Calcio. Con la Ludoil ha creato uno dei gruppi energetici privati più importanti in Europa. Ha fatto della riconversione e della diversificazione, sempre sotto la bandiera dell’etica, la sua forza propulsiva guidando questo colosso verso la transizione ecologica, con l’eolico e il solare dal 1994, e lanciando un piano industriale sul biometano e l’idrogeno. Oggi, insieme alla quarta generazione della famiglia, Ammaturo è al timone della transizione energetica con un’audace pianificazione di investimenti da 500 milioni di euro dedicati alla green energy: fulcro di questa strategia è il biometano, un gas rinnovabile prodotto attraverso processi di trattamento dei rifiuti organici, gestito dalla controllata Luce spa.
Un campano che ama la Sardegna. È un sentimento sbocciato ai tempi del nonno pioniere o più di recente?
Risale agli inizi degli anni Novanta: mia sorella si era sposata a Baja Sardinia e andandola a trovare in occasione di questo lieto evento, fui rapito dalla bellezza della Gallura e mi innamorai di Porto Cervo e di tutta la Sardegna. Da allora non mi sono più staccato da questo meraviglioso universo fatto di gente stupenda, paesaggi incantevoli, natura incontaminata, cultura e tradizioni affascinanti.
Tra i suoi svariati interessi qual è la vera passione di Donato Ammaturo?
Il mio pallino è per la transizione energetica, un impegno che porto avanti sperando di offrire il mio contributo per rendere sempre più sostenibile questo passaggio epocale.
Prossimi traguardi?
Consolidare il gruppo sugli scenari internazionali, avendo costantemente la sostenibilità come obiettivo principale.
Di Gigi Maestri