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Due Cuori Quattro Facce Una Città, il film di Claudia Saba
23 Ottobre 2020

Due Cuori Quattro Facce Una Città, il film di Claudia Saba


Claudia Saba è la regista che nel suo film d’esordio, Due Cuori Quattro Facce Una Città, interamente girato a Cagliari, svela il magnetismo solenne e fragile delle relazioni. Sullo sfondo una storia di assenza di dialogo in quest’opera dal tutto esaurito presentata in 5 proiezioni al centro culturale Hermaea Pirri. Il film svela uno spaccato di realtà che è straordinariamente in grado di promuovere la destinazione Sardegna e di appassionare alle vicende umane di interi universi familiari anche lo sguardo intransigente delle giovani generazioni.



Due Cuori Quattro Facce Una Città, la trama


Eventi che si verificano inattesi sono fatalmente privi della saggezza che dovrebbe essere prerogativa degli adulti: due ragazzi si incontrano tramite profili falsi su Instagram e si frequentano in una storia che, tra contraddizioni e colpi d’ingegno, coinvolge un universo trasversale. Si posa lo sguardo arguto di Claudia Saba sulle maschere indossate nella nuova società digitale che diventa un ulteriore nascondiglio. L’assenza o la distrazione degli adulti rispetto all’universo adolescenziale è solo una parte dell’efficace narrazione che esalta i dilemmi nell’impero social che sembra davvero sovrintendere la vita reale.



La carriera di Claudia Saba


Claudia Saba arriva da Tele Costa Smeralda e da un progetto televisivo tra moda e arte intitolato E adesso arriva il bello, dichiarando da subito la sua straordinaria energia con riprese, regia e montaggio interamente a suo carico.



La prima esperienza di lungometraggio di Claudia Saba segue una lunga serie di clip e corti che dimostra la cifra di una capacità narrativa. Sceglie il primato dell’immagine sulla parola o sull’azione, ed è dedita ad una fotografia dalle intense simbologie.



In questo lavoro si affida alla tecnica senza copione: un cast di oltre 100 collaboratori e ogni interprete doppia se stesso. «E’ stata un’esperienza elettrizzante. Questa modalità senza traccia scritta, addirittura usata da Totò che - spiega la regista - nel corso delle riprese non resisteva alla tentazione di cambiare tutto. I protagonisti sono Chiara Piludu, Stefano Cancellu, Azzurra Casu, Simone Nonnoi. Entusiasmo e professionalità tra gli addetti ai lavori sono gli elementi che hanno reso lo sforzo collettivo una grande avventura».



Un progetto indipendente che dà risalto all\'isola


Il progetto a costo zero realizzato dalla CSB Produzioni, un’etichetta indipendente, dà risalto anche a brand che costituiscono il fitto tessuto economico dell’isola: l’abito elegantissimo da gran sera è firmato da Marinella Staico, genio del fashion business che porta l’alta moda su di uno scenario internazionale, Maria Conte e Daniele Sitzia firmano i gioielli realizzando le armature e i costumi dei guerrieri che appaiono nei sogni dei protagonisti, prezioso l’apporto di Hair school di Francesca Piccioni e Giampaolo Deiana.



Claudia Saba, tre figli, non si identifica solo nel ruolo moglie o madre e, completamente affascinata dal genere umano, attinge a una realtà che di virtuale ha davvero poco. «Ogni persona è un mondo a parte e io sento il bisogno di emozionarmi e di emozionare. Dopo la visione del film mi hanno detto “perché non lo presenti nelle scuole?” - confida Claudia Saba - ma contenere l’adolescenza in ambiti è per me un falso obiettivo: c’è in quest’età una forza creatrice, la dirompenza da cui dobbiamo lasciarci contaminare sempre, credo nell’autenticità delle relazioni, le intendo come legami rivoluzionari dove ognuno deve sentirsi accolto e libero».   



La colonna sonora del film


Fernando Cuccu, noto paroliere cagliaritano, ha scritto il testo del brano Città in me, interpretata nel film da Claudia Saba sulla musica di Andrea Costa. Accanto a Lina Savonà, cantante sarda nota come Maya, vengono interpretati brani potentissimi da Filippo Arricò, batterista e famoso corista.



La colonna sonora scritta da Dario Enzo Brioschi è la traccia sonora originale cioè espressamente composta per la sceneggiatura di quest’opera.



«C’è un grande lago sotto di noi, in pochi lo sanno eppure è proprio così, - precisa Claudia Saba - Cagliari sorge sull’acqua e poi c’è l’immagine della Sella del Diavolo che spunta ovunque sia nel mio film che nel testo della canzone che cita “il Diavolo in sella ti rende più bella”. Risate e lacrime sono nella storia di ogni giorno e quindi nei miei lavori, come la quotidianità che porto a Ranza tv».



Anna Maria Turra


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