Ecocapsule. La micro-casa mobile che cambia il concetto dell’abitare
© Ecocapsule HoldingVi siete mai soffermati a guardare una lumaca che si muove con lentezza e provare invidia per la sua vita calma e scandita dai ritmi della natura? Avete mai pensato di vivere nei luoghi più remoti in totale autonomia?
La nuova frontiera della libertà oggi è Ecocapsule ® una micro-casa mobile, autosufficiente e intelligente, che utilizza energia solare ed eolica mantenendo un elevato livello di comfort.
Vista la sua grande versatilità la tiny house può essere utilizzata come cottage di lusso, ma anche come hotel, caravan, ufficio mobile, base di ricerca e soluzione di emergenza in caso di calamità naturali.
In cima a una vetta innevata o sulla riva di un mare cristallino, sul tetto di un palazzo o in una foresta incontaminata, immaginate di svegliarvi la mattina solo con il cinguettio degli uccelli o il fruscio del vento. Immaginate di poter concentrare la vostra attenzione solo sulla musica che state componendo e sui complicati calcoli della vostra azienda. E poi potrete leggere, cantare, pranzare, meditare e amare senza seccature. Potrete lasciar vagare l’immaginazione e trovare infiniti modi di viaggiare e di essere stanziali.
Adam Plesnik, © Ecocapsule Holding
Questa abitazione ecologica e avveniristica, che ricorda una navicella spaziale, al suo interno rivela l’anima di una vera casa in miniatura con un divano letto per due persone, una cucina con lavello e piano cottura, un tavolo, tanti scomparti per vestiti, provviste e attrezzature, e un bagno dotato di doccia e toilette compostante. La sua forma sferoidale è stata progettata per massimizzare la raccolta dell’acqua piovana e della rugiada, e i filtri assicurano la trasformazione dell’acqua prelevata da qualsiasi fonte naturale in acqua pulita. Le pareti vuote sono riempite con un isolante termico altamente efficiente che protegge gli abitanti dai climi ostili.
La storia di Ecocapsule ® inizia nel 2009, quando lo studio Nice Architects partecipa al concorso di idee indetto dalla Andes Sprout Society per progettare una piccola unità abitativa per un artista. Anche se il progetto non è stato premiato al concorso, l’enorme curiosità che ha destato nel pubblico ha spronato gli architetti a svilupparlo ulteriormente, e nel 2014 è giunto a compimento il primo prototipo. All’inizio la micro-casa era stata concepita come unità abitativa per chi doveva restare a contatto con la natura a lungo, ad esempio scienziati, ranger, fotografi o turisti estremi. Ma la facile mobilità (può essere dotata di ruote e trasportata come una roulotte o caricata su un camion) e l’indipendenza energetica a lungo termine fanno sì che oggi la micro-casa sia adatta sia a clienti privati che a resort alberghieri, a riserve naturali e a località off-grid. Oltre che per un’immersione nella natura, le micro-case sono adatte all’inserimento in ambiente urbano e grazie alle loro caratteristiche di auto-sostenibilità sono un alloggio ideale per l’ecoturismo.
Adam Plesnik, © Ecocapsule Holding
Il progetto sarà presentato dal 10 al 22 maggio al NYCxDesign Festival, in Times Square a New York City, evento cult di design che attira centinaia di migliaia di partecipanti e professionisti da tutto il mondo, e l’attesa che si è creata intorno a Ecocapsule ® fa supporre un grande successo.
Perché il desiderio di viaggiare e la libertà di fermarsi ovunque possono convivere felicemente quando dipendono solo da noi. Proprio come fa una lumaca.
Nathalie Anne Dodd