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Enoturismo in Sardegna, una vacanza inedita tra le cantine
3 Settembre 2020

Enoturismo in Sardegna, una vacanza inedita tra le cantine


La Sardegna non smette mai di stupire. Certo, con la natura che la circonda da nord a sud, è difficile pensare il contrario. Ma non basta. Per valorizzare al meglio il territorio, servono idee che diano uno slancio verso nuovi orizzonti, come l’enoturismo. Proposte originali, create apposta per un turista che vuole saperne di più di questa regione; e per gli autoctoni, desiderosi di raccontare il proprio vissuto. La Sardegna, lo sanno tutti, non si ferma solo alla cornice del mare, ma va conosciuta e apprezzata in ogni luogo.



Da qui, una delle ultime iniziative del Movimento turismo del vino di Sardegna: una vacanza lontana dal mare, ma vicina alla terra. Le vigne e le cantine rappresentano l’altro lato della Sardegna. Quello artigianale, che vede nella produzione del vino una delle sue colonne portanti. La scelta di puntare verso lenoturismo va dunque nella direzione giusta, ampliando la lunga offerta di servizi a disposizione di chi vuole dirigersi in questa regione. In un momento delicato come questo, la sinergia tra diversi settori, il turismo da una parte, e l’enogastronomia dall’altra, possono davvero dare degli ottimi frutti.



Gli appuntamenti in Gallura: le Tenute Olbios e le Vigne Surrau


C’è anche la Gallura nella lista delle 21 cantine che prendono parte all’iniziativa. La prima è Vigne Surrau, a pochi passi dalla meravigliosa Costa Smeralda. Si tratta di un’impresa nata di recente (parliamo del 1999) ma che basa tutta la sua essenza sulle tradizioni familiari. La crescita dell’azienda è stata possibile grazie all’esperienza, la dedizione e una visione tutta orientata al futuro. In questi cinquanta ettari (non sono pochi), le Vigne Serrau riescono a produrre una grande quantità di vino, dal classico Vermentino al Carignano e il Bovale Sardo, due vini rossi deliziosi.



Per questo appuntamento, i turisti potranno visitare l’intera cantina, passando dai luoghi dove avviene la vinificazione e la maturazione del vino, per poi passare alla parte “pratica”, la degustazione. Seguito, ovviamente, dall’assaggio di prodotti regionali (salumi, pane carasau).



La seconda è invece Tenute Olbios, un’azienda che concentra l’esperienza di tre generazioni nei loro prodotti più caratteristici. L’area, composta da sessanta ettari di vigne, produce diversi tipi di vino. Il Vermentino non può mancare, ma la cantina non si ferma solo al bianco. Offre anche una buona selezione di rossi, dal Cabernet il Merlot al Cannonau. Dunque, quale migliore occasione per gustarli all’aria aperta, coccolati dal vento proveniente dal mare, e dalle vigne con i suoi profumi intensi. Meglio dopo una lezione rilassante di yoga vicino al lago. Ovviamente, l’offerta tocca anche la gastronomia locale, con una serie di prodotti davvero invitanti come le confetture, i formaggi locali, e, non per ultimo, il miele.



Le cantine in Sardegna


Tra le altre realtà territoriali, da citare la Sella & Mosca di Alghero, anch’essa pronta ad offrire i suoi 650 ettari di proprietà a disposizione dei turisti e appassionati del buon vino. Le degustazioni alla Cantina Berritta, vicino a Dorgali, sono invece l’occasione per scoprire il fascino del paesaggio della Valle di Oddoene. Per gli amanti dello yoga, ci sono altre strutture che propongono questo servizio durante la visita. Ad esempio, l\'AperiYoga della Cantina Nuraghe Cabrioni (a Sorso), un’esperienza perfetta per il corpo e per il gusto che va fatta insieme alle escursioni a cavallo.



Anche la tenuta Argiolas sa come combinare il sapore del vino con delle lezioni di Power Yoga, Spartan System e Pilates. Dopo questo duro allenamento all’aria aperta, il riposo è più che meritato. In questo caso, a guidare i clienti sarà lo chef Alessandro Taras, con dei piatti che s’ispirano a questi tre esercizi. Alle Tenute Pili si può partecipare a dei momenti di relax completo, dallo yoga immersi nel vigneto, fino a degli esercizi di rilassamento e di meditazione immersi nel verde e nel suono delle campane tibetane. Dulcis in fundo, c’è la cantina Su’Entu, che offre la sua ricca selezione di vini con un ingrediente in più: il tramonto. Perché anche l’occhio vuole alla fine la sua parte.



Riccardo Lo Re


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