eXkite: una storia d’amore da… indossare
Una storia si può raccontare, vivere, amare, oppure la si può indossare. Questa in sintesi l’illuminazione cui ci vuole condurre eXkite, la stessa che ha portato Renzo Mancini, collaudatore e pilota, alla realizzazione di una linea di abbigliamento contemporaneo di giacche fatte in tessuti di vele di aquiloni.
Ne nasce una linea che gli addetti ai lavori definiranno street wear, un insieme di capi fatti di kitesurf upcycled in cui storia, avventura e materiale di riciclo sono quasi espedienti per una nuova idea di realtà. Perché Renzo Mancini, con la stilista norvegese Erinn Skrede, ha costruito pezzi unici da pezzi unici col risultato di far uscire giacche da pezzi davvero esclusivi di aquiloni, oggetti con una loro storia.
Ne nasce un prodotto destinato non solo ad atleti o addetti ai lavori ma a coloro che decideranno di appartenere proprio a quella storia.
Le giacche si snodano come fiabe a Porto Cervo nel concept store sulla Promenade du Port, da questa prossima estate gestito in team con i figli di Loro Piana mentre si intuisce subito che accanto all’idea semplice di riciclare le vele di kitesurf in vestiti di alta qualità, accade qualcosa che ha a che fare col tempo.
Il kitesurf, che si pratica in montagna o al mare ed è uno sport che sfidando il vento, usandone la forza, parla di una resistenza del tessuto che si declina abbastanza bene con la funzione di protezione cui un capo di abbigliamento è destinato. Ma in più, in questa linea ogni pezzo porta un’etichetta che parla del tipo di viaggio dell’aquilone e del proprietario, della data dell’ultimo volo, un vero e proprio indirizzo ID in cui si raccontano luoghi e persone.
Il modello eXkiteIl modello eXkite
Ed è proprio il verbo “rintracciare” che sta ai vertici di questa idea e tra i progetti futuri di Mancini: collegare proprietari degli aquiloni con proprietari delle giacche, in un mini social network in grado di unire passato e presente in un unico livello o, ancor più tecnicamente, in un assunto della fisica quantistica in cui presente e passato, qui e ora, si schiacciano su un unico piano, si confondono, si collegano essendo destinati al futuro da cui probabilmente provengono.
«Dietro ogni pezzo c’è una storia, una persona, qualcuno che ha fatto volare l’aquilone in una parte precisa di mondo, sperimentando cose diverse» dice Mancini che ha passato gran parte della sua vita testando e pilotando aquiloni, lavorando nel reparto ricerca e sviluppo dell’azienda Wipika, produttrice di kite.
Una linea basic di capi in cotone o neoprene, come felpe e t-shirt, affianca la collezione di giacche, definita capsule-collection, riportando dei dettagli in materiale kite, una tasca o un tassello minimale quasi a suggerire un’idea di continuità che, secondo l’ideatore, rende possibile «portare addosso una storia ma non in maniera massiccia».
Mentre massiccia invece sta diventando la produzione ora che eXkite crea pezzi anche con il logo Barneys di New York.
Anna Maria Turra