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Fainè alla sassarese, la storia in un piatto
9 Settembre 2020

Fainè alla sassarese, la storia in un piatto


La farinata di ceci è un piatto che parla più lingue. C’è chi la chiama cecìna, oppure fainè, come in Sardegna. In liguria a cambiare è solo la lettera finale (fainà), con l’accento che, al pari di un cappello in bella mostra, si fa fatica a levare. Nonostante le diverse declinazioni, è un prodotto che unisce più tradizioni. Il fainè rappresenta un legame storico tra l’isola e due delle repubbliche marinare: Pisa e Genova. Un intreccio che ha toccato diversi rami, come il commercio di beni, ma che in questo caso ha raggiunto anche la gastronomia. L’acqua, come si è visto in altri contesti, non può far nulla contro il flusso di persone e di saperi. Spostandosi in lungo e in largo, il navigatore lasciava un pezzo di sé una volta attraccato al porto. E La Sardegna, accogliendolo da nord a sud, non ha fatto altro che raccoglierne i frutti, trasformando quelle conoscenze in prodotti unici. La fainè non fa eccezione.



Ingredienti





  1. 200 gr farina di ceci


  2. 500 ml acqua


  3. 2 cipolle


  4. 1 cucchiaino rosmarino tritato


  5. sale


  6. pepe


  7. olio d\'oliva


ph viaggiando nel mondo

Preparazione


Prima di procedere con la preparazione dell’impasto, il consiglio è di munirsi di un ingrediente fondamentale: il tempo. Rispetto ad altri piatti che si possono realizzare in un periodo piuttosto contenuto, nel caso del fainè bisognerà avere un po’ di pazienza in più. Ma ne varrà assolutamente la pena.



Si prende un contenitore, e si mette al suo interno la farina di ceci, l’acqua e il sale. Per ottenere un impasto compatto, è meglio versare l’acqua in modo graduale. Allo stesso tempo il composto va sempre mescolato, evitando che perda   il suo carattere omogeneo. Da qui, entra in gioco il timer, che va regolato a circa 4-5 ore. Il momento perfetto per dedicarsi alla cipolla, da tagliare a fette, e alla teglia, con un goccio di olio che va a coprire la superficie. Dopo essere stato lasciato a riposo, l’impasto va versato nel recipiente e lasciato scaldare in forno a 180° per 30 minuti. Prima di accendere, ricordarsi di aggiungere la cipolla e un pizzico di pepe.


Credits

Immagine di copertina

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