Fashion X AI, quando la moda la fa un computer
La sfilata di moda \"Fashion X AI: 2022-2023 International Salon\" è stata un evento senza precedenti. Svoltasi lo scorso 19 dicembre presso l\'M+ Museum - nel West Kowloon Cultural District di Hong Kong, ha visto come protagonista - per la prima volta in assoluto - non uno stilista di successo, ma un\'intelligenza artificiale. Si chiama AiDa (Interactive Design Assistant for Fashion) ed è un programma di intelligenza artificiale che, con pochi semplici click, può progettare un’intera collezione completa di abiti di alta moda.
L\'evento è stato organizzato da AiDLab con la collaborazione dell\'ente governativo Create Hong Kong (CreateHK) e ha visto la presenza di diversi ospiti di spicco del mondo della moda locale e del governo, tra cui il commissario per l\'innovazione e la tecnologia del governo della RAS di Hong Kong, Rebecca Pun, che ha voluto sottolineare come «Il successo del lancio di AiDA ha dimostrato il vantaggio di Hong Kong come forza trainante nell\'intelligenza artificiale e nella moda, riunendo i migliori talenti della moda e della tecnologia.».
AiDa è stato creato dal team di ricerca guidato dal professor Calvin Wong come strumento di supporto agli stilisti per le loro creazioni. Sarà sufficiente caricare i progetti - siano essi modelli completi o schizzi - sulla piattaforma, che provvederà a generare in breve tempo una collezione completa. Non c’è da preoccuparsi, però: gli amanti della moda possono tirare un respiro o il sollievo. L\'uomo sarà ancora al centro delle sue attività produttive, anche se con l\'aiuto dell\'IA farà di certo meno fatica. «In AiDLab, crediamo che l\'intelligenza artificiale debba essere utilizzata come strumento di supporto per gli stilisti.» ha dichiarato il professor Wong «Il nostro approccio è incentrato sull\'uomo e interdisciplinare, abbiamo lavorato con i designer per oltre due anni per sviluppare e perfezionare AiDA. Siamo investiti nella creazione di innovazione con professionisti di tutte le discipline per soluzioni di moda intelligenti». (Francesco di Nuzzo)